attività culturali / mostre

"Fermata d’Autobus"
ha da sempre integrato l'intervento terapeutico con la promozione e l'organizzazione di iniziative di carattere artistico e culturale aperte al pubblico.

Abusi

Testimonianze da una Comunità Terapeutica

La mostra di "Fermata d'Autobus" curata da Carola Lorio e Massimo Greco, è il frutto di attività laboratoriali avviate - a partire dal 2013 e tuttora in corso - entro il circuito di cura di e con le pazienti della comunità femminile Fragole Celesti.

I laboratori creativi sono stati condotti da artisti, o da professionisti di settore e la partecipazione esperienziale e produttiva delle pazienti è stata supportata da un'équipe multidisciplinare di professionisti per garantire la loro incolumità psichica e facilitare un percorso individuale di emancipazione espressiva.

Abusi - Guido Chiesa

Aprile 2017

Cinque attrici, sei donne, sette performance sulla relazione
tra abuso sessuale e dipendenza da droghe, cibi, alcool.

La terapia dell'arte

E’ una mostra che si è svolta in cinque settimane, permettendo a cinque differenti terapeuti di esporre una serie di opere dei propri pazienti rappresentative del loro lavoro e dell’interpretazione che ne danno.

Hanno partecipato:
Roberta Billè
Deborah Bormann
Luigino Bardini
Maria Luisa Camurati
Carola Lorio

Dreamers

Grazie all'invito delle Dreamers, Cristina Mandelli e le ragazze di Fragole Celesti hanno partecipato alla creazione di un abito partecipato, Familydress, per una installazione diventata performance nella serata di Artissima al Toolbox.

Familydress

CET

Il CET è un’associazione no-profit fondata nel 1992 da Mogol con lo scopo di valorizzare e qualificare nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all’importanza della cultura popolare e alle esigenze etiche della comunicazione. “Fermata d’Autobus” ha inserito nei sui percorsi di cura un’esperienza unica: uno stage da trascorrere presso il CET (Centro Europeo Tuscolano) meglio noto come “La Scuola di Mogol”, Centro di eccellenza Universitario della Musica Popolare. Con la collaborazione degli insegnanti della composizione, dell’interpretazione e della tecnica vocale si affinano gli strumenti necessari alla creazione artistico-musicale.
Il CET è ospitato nel cuore dell’Umbria in un complesso architettonico che si inserisce perfettamente e rispettosamente nella natura e nella cultura.

Canti e tamburo
di Mauro Villone e Lidia Urani


Presente

di Cristina Mandelli
Un progetto espositivo dei laboratori creativi condotti con gli utenti delle comunità Il Glicine e Il Melograno di Fermata d'Autobus.

PRESENTE

Laboratori di arteterapia

Gruppo di arteterapia e rilassamento per donne
con difficoltà emotive.

Jim Goldberg

Jim Goldberg è un importante fotografo statunitense che è stato insignito del premio Guggenheim Fellowship e del premio Cartier Bresson ed è entrato a far parte nel 2002 di Magnum.
E’ attualmente professore Emerito per il California College of the Arts. Il lavoro fotografico di Goldberg ha come fulcro l’instaurare un rapporto profondo e duraturo con gli individui fotografati.
I soggetti di cui racconta la storia sono spesso persone ai margini della società. Esplora un nuovo modo di raccontare storie mescolando immagini, testi, interviste, istantanee, oggetti
trovati. Ritratti di americani che vivono in Hotel fatiscenti e case di classe superiore nella serie ‘’Rich and Poor’’ rappresentano un impressionante corpus di lavori sul mito americano, il potere e la ricerca della felicità.
Il suo progetto sui giovani delinquenti di strada di Los Angeles e San Francisco ha portato a un libro e ad una mostra.
Imponente il lavoro suoi viaggi di rifugiati, immigrati e popolazioni che viaggiano da paesi lacerati dalla guerra ed economicamente devastati in cerca di una casa sicura e di mezzi finanziari.
Goldberg, venuto a conoscenza del nostro lavoro, lo ha da sempre condiviso e sostenuto e ha messo a nostra disposizione le foto qui pubblicate.

Festival dell'Arte Irregolare

Quest'anno il Festival che celebra gli artisti dalla creatività "differente" che non trovano spazio nei normali canali espositivi si svolgerà soprattutto online.Dal 2 al 4 ottobre chi si collegherà al sito www.festivalarteirregolare.it potrà seguire tutto il Festival comodamente da casa: potrà ammirare la Mostra che non c'è. Quattro itinerari nell'arte irregolare, seguire gli interventi dei maggiori esperti di Outsider Art come Giorgio Bedoni ed Eva Di Stefano; seguire Francesca Renda che ci accompagna nelle vie del Pratello, storico quartiere di Bologna, alla scoperta dell'artista outisider Roberto Mastai; emozionarsi con lo spettacolo del Teatro di Camelot che ripercorre la storia del Primo miracolo di Gesù Bambino del Mistero Buffo di Dario Fo.

Per sostenere il Festival è stato avviato un crwdfunding su Eppela

Seminare nuovi immaginari

Prima Edizione
I LUOGHI DELL’ANIMA E DELLA TERRA
a cura di Roberto Mastroianni eTea Taramino
in collaborazione con Chiara Borgaro

Villa Vallero, Rivarolo Canavese
Dal 10 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023
Ingresso gratuito
Inaugurazione sabato 10 dicembre ore 16.30 - 19.00.
Ore 18.00 concerto di arpa e violino con Michela Tancredi
e Alice Rosiello.

Seminare nuovi immaginari è un progetto interdisciplinare - che si prevede triennale e si muove sui confini fra arte, arteterapia, antropologia, psichiatria, phhsicologia e psicoanalisi - il cui scopo è far germogliare forme di creatività, singolari e inclusive, per alimentare cultura e relazioni sociali, attraverso il dialogo fra arte contemporanea mainstream e non, con pratiche di arte ambientale,arte relazionale e arte irregolare (altrimenti detta outsider art o art brut). Il filo conduttore di ogni edizione è l’attenzione alle fragilità individuali, sociali e ambientali, l’ispirazione alla natura e al territorio, l’aver cura di sé, degli altri e dell’ambiente.
Evento incluso nel progetto Per arte e per lavoro 2022, a cura di Fermata d’Autobus Onlus, Gliacrobati e Forme in bilico aps, in collaborazione con Artenne e Arteco.
Con il sostegno della Città di Torino, Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari, Abitativi e Lavoro, Divisione Inclusione Sociale.
In collaborazione con il Gruppo Formazione Lavoro della ASL Città di Torino.

INFO
Villa Vallero
Corso Indipendenza, 68 - 10086 Rivarolo Canavese TO
Orari: il sabato dalle 15.00 alle 19.00 - la domenica dalle 10.00 alle 19.00, orario continuato.
La mostra sarà chiusa il 24 - 25 - 31 dicembre 2022 e il 1° gennaio 2023.

Laboratori con gli artisti

Gli incontri laboratoriali hanno la finalità di condividere, con un numero relativamente ristretto di partecipanti, alcuni dei processi creativi che contraddistinguono la produzione artistica contemporanea.
Essi si svolgono durante un fine settimana e sono strutturati in forma di stage presso lo studio di un artista torinese operante a livello nazionale o internazionale. Grazie alla generosa disponibilità degli artisti ospitanti,
invitati di volta in volta a condurre il singolo laboratorio, gli utenti, coinvolti anche operativamente, vengono sollecitati alla realizzazione di manufatti artistici collettivi o individuali e orientati alla sperimentazione col supporto dell’artista, condividendo con lui esperienza umana e professionale.
A cura di Carola Lorio e Massimo Greco, i laboratori sono appositamente organizzati e commisurati alle esperienze pregresse degli utenti di Fermata d’Autobus, per esempio quelle accumulate durante qualcuno dei laboratori espressivi o in Arteterapia, con l’obiettivo di rinforzare la fiducia in se stessi, grazie allo stimolo delle proprie intuizioni espressive e più in generale delle motivazioni personali, al di là di un presunto valore artistico delle proprie rappresentazioni.

Archivio Laboratori

Laboratorio creativo con l'artista Paolo Grassino
13-14 novembre 2010, presso l’atelier di Fermata d’Autobus l’Antenna a Moriondo, Moncalieri (To).

Laboratorio creativo con l'artista Paolo Leonardo
2009, presso lo studio dell’artista, Torino.

Progetto Fontana. Laboratorio creativo con l'artista Enrico Iuliano
12-13 luglio 2009, presso lo studio dell’artista, Torino.

Per il laboratorio ho pensato di mettere a disposizione frammenti, scarti e ritagli di materiali presenti nel mio studio:
ferro, legno, medium density, plexiglas, cartone. Colori acrilici, sintetici, bombolette spray e pennelli.
Lavoreremo sulla trasformazione di quello che abbiamo a disposizione, assemblando, sovrapponendo, eliminando, colorando.
Per entrare in sintonia con quella che è la poetica del mio lavoro sarebbe interessante arrivare alla realizzazione di un progetto,
un disegno o un modellino di una fontana da realizzare in seguito.
Modellini di Vespe e sagome di Pennini potrebbero essere il punto di partenza attorno al quale sviluppare l’idea:
il pennino come elemento fondamentale per la scrittura, per il dialogo;
la vespa come oggetto capace, attraverso l’evocazione del viaggio, di favorire lo scambio di culture.
"Fontana del diaologo" potrebbe essere il titolo per l’opera da costruire in seguito, sulla base delle idee scaturite dall’incontro in studio.

La mia città. Laboratorio creativo con l'artista Saverio Todaro
19-20 aprile 2008, presso lo studio dell’artista, Torino.

L’incontro si propone attraverso tecniche artistiche semplici, come l’assemblage e il collage,
di creare una rappresentazione della propria città.
I materiali più disparati come cannucce, cottonfioc, ritagli di foto, scatolette di vario genere e altro diventano elementi che spostati di senso “costruiscono” la nostra città immaginaria:
un modo per unire il gioco al lavoro che ci permette di visualizzare la nostra percezione dell’ambiente urbano.
Una riflessione sulla responsabilità dell’architetto urbanista che in qualche modo organizza il rapporto uomo-società. Un tempo ludico che forse ci riporta all’infanzia quando si giocava a disporre la spesa appena fatta sul tavolo della cucina...

Laboratorio creativo con l'artista Francesco Sena
2008 c/o lo studio dell’artista, Torino.Percorsi emozionali. Laboratorio creativo con l'artista Nicus Lucà
29-30 settembre 2007 c/o Ornato di Te, Torino.

Nicus Lucà propone il suo personale percorso di vita, attraversato da momenti difficili e di malessere, da dove comunque ha attinto moltissime di quelle motivazioni che ispirano ancora oggi il suo lavoro, concentrando l’attenzione sulla necessità di esternare la propria emozione, sulla comunicazione intesa come esigenza creativa, ovvero una possibilità di liberazione, di sostegno e stimolo a superare ed esorcizzare sia i momenti quanto i bisogni di eccesso o di sovversione; a cominciare dall’intuizione, dall’idea originaria che scaturisce dalla vita prima che dall’arte o dalla tecnica, prima ancora di essere un’idea compiuta. Il confronto procederà dalla presentazione delle opere di Nicus Lucà, per suggerire un modello di riferimento comune, funzionale anche a un dibattito, per poi orientarsi nella sperimentazione e nella realizzazione di manufatti artistici collettivi o individuali, con il contributo fondamentale di tutti i partecipanti e con il supporto dell’artista.

Archivio seminari

Giornata di studio
Oceano Borderline. La Terapia Ricostruttiva Interpersonale di Lorna Smith Benjamin nel trattamento dei disturbi di personalità.

L'evento formativo intende affrontare la tematica del difficile inquadramento e trattamento clinico delle persone che presentano Disturbi di Personalità. L'approccio della dr.ssa Lorna Smith Benjamin si basa su una visione naturalistica dello sviluppo della personalità secondo la quale la personalità
è il risultato finale di risposte comportamentali sviluppate nel corso dell'infanzia all'interno di relazioni interpersonali con le figure di attaccamento.Giornata di studio

Le tendenze attuali e il futuro delle dipendenze alla luce dell'evoluzione della pratica clinica del Centro Medico Marmottan.
Partendo dall'evoluzione clinica del Centro Medico Marmottan nel corso dei suoi 40 anni di attività, l'evento vuole essere un momento di riflessione comune sulle evoluzioni future nel campo dell'intervento clinico con pazienti affetti da dipendenza.

Programma e interventi
10.00 - 13.00 Intervento di Mario Blaise, (Psichiatra e specialista in dipendenze presso l'Ospedale Marmottan, Parigi).
Seminario

Minori italiani e stranieri
Si intende dare rilievo ad alcune problematiche specifiche riguardanti i minori italiani e stranieri, vittime e autori di reato, in particolare sottolineando alcuni aspetti specifici che riguardano, nella prima mattinata, i minori all’interno del circuito penale e, nella seconda mattinata, le giovani donne vittime della tratta, partendo dall’idea antropologica di un corpo trattato e vissuto come “oggetto modellato”. Si cercherà di analizzare i modellamenti
e le trasformazioni che le ragazze vittime della tratta compiono sul proprio corpo.

Programma e interventi
9.30-11.15. Intervento psicologico su minori vittime della tratta, Francesca Vallarino Gancia (Precius Ugiagbe).
11.30-12.30. L’esperienza detentiva dell’adolescente straniero, Elena Gheduzzi
12.30-13.30. Un caso di intervento psicologico su un minore extracomunitario, Eloisa Pasqualotto
14.30-16. Esperienza di terapia integrata come risposta ai disturbi psichiatrici dei minori in ambito penale, Antonino Calogero
16-17.15. Dibattito.
17.15-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Moderatore: Giuseppe Centomani (dirigente del Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte e Valle d’Aosta).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.

Seminario
Complessità e gestione delle comunità per adolescenti: quali strutture? Quali spazi?
L’evento vuole illustrare le caratteristiche delle istituzioni per adolescenti,
in una prospettiva di analisi della normativa esistente in materia e
del generale quadro di complessità in cui le comunità terapeutiche operano e agiscono.

Programma e interventi
9.30-13. Le comunità terapeutiche: una possibile risposta ai bisogni dell’adolescente,
Enrico Pedriali (medico, psicologo, gruppoanalista, consulente di comunità terapeutiche della psichiatria,
docente dell’Università Bicocca di Milano).

14.30-17. Fattori di complessità nelle comunità terapeutiche per adolescenti,
Claudio Bencivenga (psicologo, psicoterapeuta, docente dell’Università degli studi di Parma,
responsabile comunità terapeutiche per adolescenti, vice presidente ATC).

17.15-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Psicoterapia evolutiva dell’adolescente
L’obiettivo è fare acquisire conoscenze teoriche e pratiche in tema di caratteristiche del setting
nell’intervento psicologico con gli adolescenti con problemi di comportamento, in particolar modo nei contesti istituzionali.

Programma e interventi
9.30-11.15. Psicoterapia evolutiva degli adolescenti da un punto di vista teorico clinico e tecnico generale, prima parte.
11.30-13. Ibidem, seconda parte.
Alfio Maggiolini (psicologo, psicoterapeuta, professore incaricato di Psicologia dell’Università degli studi di Milano-Bicocca).
14.40-17.15. La funzione del gruppo con gli adolescenti autori di reato, Cristina Saottini
(psicologa, psicoterapeuta, psicoanalista SPI, psicoterapeuta di gruppo, membro ordinario supervisore APG-COIRAG).
17.15-17.30. Test di verifica dell’apprendimento.
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario

Adolescenti e istituzioni. Un incontro tra due complessità
L’evento vuole offrire l’opportunità di formazione e aggiornamento sulla complessità del rapporto
tra azione penale e azione educativa, rimarcando il rapporto di co-costruzione
che si instaura tra l’azione giuridica e quella istituzionale trattamentale.
Vuole inoltre fare acquisire conoscenze in tema di: pluralità di culture adolescenziali,
rapporto tra culture diverse e devianze.

Programma e interventi
9.30-11. Azione penale - Azione educativa: Senso e reciprocità, Giuseppe Centomani
(direttore della Scuola di Formazione del personale del Dipartimento Giustizia Minorile di Castiglione delle Stiviere,
dirigente del Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte e Valle d’Aosta).

11.15-13. Fra normalità e devianza. Legalità, illegalità, giustizia e sanzione nelle culture adolescenziali,
Franco Prina (docente di Sociologia della devianza presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università degli studi di Torino).
14.30-16. La complessità aperta del sistema giustizia, Ennio Tomaselli (giudice presso il Tribunale per minorenni di Torino).
16-17.30. I minori e la rete: famiglia, scuola, servizi, tribunale dei minori, carcere, Marta Lombardi (sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Torino).
17.30-18. Test di verifica dell’apprendimento
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Corpo e psiche
L’evento vuole fornire gli strumenti e le conoscenze in tema di azioni terapeutiche in grado di offrire agli adolescenti uno spazio nel quale il linguaggio del corpo può ascoltarsi ed esprimersi. In questo modo si propone all’adolescente un mezzo per spostare lo scenario delle proprie emozioni dall’interno all’esterno.

Programma e interventi
9.30-11. Proiezione filmato. Un’esperienza di terapia corporea di gruppo con gli adolescenti, Isabelle Charpine Piscaglia, Loraine Bieler (psichiatra e psicoterapeuta).
11.15-13. Dalla sensazione alla percezione, dal corpo alla psiche: un’esperienza di terapia corporea di gruppo con gli adolescenti ricoverati, Isabelle Charpine Piscaglia, Loraine Bieler
14.30-17,30. Percorsi pulsionali dell’adolescenza: il corpo come terreno di gioco del processo adolescenziale ed elemento centrale di questa tappa evolutiva, Aurora Venturini (psichiatra e psicoterapeuta).
17.30-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
L’uso delle mediazioni
Proponiamo un aggiornamento in merito alle differenti tecniche che possono essere utilizzate nel processo terapeutico attraverso l’uso delle mediazioni (giochi di ruolo, psicodramma). Il metodo pedagogico utilizzato consiste nel sollecitare la partecipazione attiva degli uditori a partire dalle loro esperienze personali.

Programma e interventi
9.30-11. I gruppi con i giochi di ruolo. Lo psicodramma, Marcel Sassolas (medico psichiatra, psicoanalista e membro anziano della Società psychanalytique di Parigi. Ha diretto a Lione il servizio medico dell’Association Santé Mentale et Communauté).
11.15-13. L'utilizzo dei mediatori, Augusto Consoli (medico chirurgo, neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta; direttore del Servizio per le Dipendenze Patologiche, Azienda Sanitaria Locale 4).
14.30-17.30. I gruppi di mediazione, Jacques Hochmann (medico psichiatra, psicoanalista membro della società psicoanalitica di Parigi, presidente del Group Lyonnais dei Psychanalyse e direttore anziano dell’Institut de Psychannalyse di Lione; specialista del trattamento istituzionale e della psichiatria comunitaria).
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Tossicodipendenza al femminile
Con questo seminario si intende offrire l’opportunità di un aggiornamento sulle problematiche relative al consumo delle droghe da parte delle donne, attraverso un inquadramento introduttivo sulle questioni dell’identità di genere in relazione ai percorsi specifici che portano all’esordio di consumo di droghe e al loro consolidamento comportamentale. Si intende, inoltre, fare acquisire conoscenze teoriche e pratiche in tema di evoluzione di orientamenti giurisprudenziali relativi all’istituto dell’affidamento familiare, alle valutazioni psicologiche, ai dispositivi di cura che favoriscono il ricongiungimento della madre con il bambino.

Programma e interventi
9.30-11. Inquadramento introduttivo sulle questioni dell’Identità di Genere. Fenomeno della tossicodipendenza. Paolo Stocco (psicologo, psicoterapeuta; docente presso la Scuola di specializzazione in Criminologia clinica dell’Università di Modena; fondatore e direttore responsabile della Comunità terapeutica “Villa Renata” di Venezia per il trattamento psicoterapeutico di tossicodipendenti).
11.15-13. Analisi di ricerca, Paolo Stocco
14.30-16. La condizione di maternità in donne tossicodipendenti. Modelli di intervento, Nicoletta Capra (psicologa, psicoterapeuta; responsabile del Progetto “Aurora”, Servizio residenziale per donne tossicodipendenti; consulente supervisore del Servizio educativo per l’infanzia “Famiglie insieme”, Venezia).
16-17.30. Modelli europei di buone pratiche, Paolo Stocco
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario

La cura psicoterapica
L’obiettivo è fare acquisire conoscenze teoriche e pratiche sulla cura psicoterapica in tema di empatia e identificazione; i gruppi in cui si parla di parole e di sviluppo dell’empatia; l’impegno del curante nella relazione terapeutica.

Programma e interventi
9.30-11. L’impegno del curante nella relazione individuale. La parte del narcisismo (riferito all’opera di Kohut), prima parte. Marcel Sassolas (medico psichiatra, psicoanalista e membro anziano della Società psychanalytique di Parigi. Ha diretto a Lione il Servizio medico dell’Association Santé Mentale et Communauté).
11.15-13. L’impegno del curante nella relazione individuale. La parte del narcisismo (riferito all’opera di Kohut), seconda parte. Marcel Sassolas
14.30-17.30. I gruppi "in cui si parla" e sviluppo dell’empatia, Jacques Hochmann (medico psichiatra, psicoanalista membro della Società psicoanalitica di Parigi, presidente del Group Lyonnais dei Psychanalyse e direttore anziano dell’Institut de Psychannalyse di Lione; specialista del Trattamento istituzionale e della Psichiatria comunitaria).
17.30-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Il lavoro istituzionale
Fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di: analisi degli aspetti epidemiologici clinici e assistenziali al fine di identificare i fattori terapeutici efficaci per la costruzione di percorsi di trattamento appropriati. Strutturazione e formazione di un’équipe destinata alla presa in carico di adolescenti sofferenti di gravi turbe della personalità e di comportamento.

Programma e interventi
9.30-11. Differenziazione, articolazione e narrazione nel lavoro istituzionale, Jacques Hochmann (medico psichiatra, psicoanalista membro della Società psicoanalitica di Parigi, presidente del Group Lyonnais dei Psychanalyse e direttore anziano dell’Institut de Psychannalyse di Lione; specialista del Trattamento istituzionale e della Psichiatria comunitaria).
11.15-13. Esordio psicotico in età evolutiva: clinica, percorso di trattamento ed esito del primo episodio delirante acuto, Giancarlo Rigon (medico psichiatra e neuropsichiatra infantile, psicoanalista; docente presso la Scuola di specializzazione in Psichiatria e in quella di Neuropsichiatria dell’Università di Bologna; direttore della Unità operativa di Neuropsichiatria infantile della AUSL di Bologna).
14.30-17.30. Gli atti parlanti e il loro utilizzo. Vita quotidiana e cura, Marcel Sassolas (medico psichiatra, psicoanalista e membro anziano della Società psychanalytique di Parigi. Ha diretto a Lione il Servizio medico dell’Association Santé Mentale et Communauté).
17,30-17,45 - Test di verifica apprendimento.
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Adolescenti sofferenti: come, quando intervenire
L’evento vuole offrire una opportunità di formazione sulle problematiche adolescenziali e sulle possibilità di intervento. I principali argomenti saranno la cura delle psicosi, la diagnosi e la cura dei disturbi alimentari e l’approccio alla crescita di un figlio adolescente.

Relatori e interventi
Approccio alla psicosi, Lorenza Bolzani (psichiatra, psicoterapeuta, direttore sanitario della Clinica Viarnetto (Lugano), consulente e formatore presso “Villa Argentina”).
L’adolescente: la fatica di crescere, l’impotenza degli adulti. Come attraversare le zone grigie, Silvana Quadrino (psicoterapeuta della famiglia e didatta del CSTF di Milano, presidente dell’Istituto CHANGE di Torino).
I disturbi alimentari: la diagnosi, la cura, Fausto Manara (psichiatra, psicoterapeuta, presidente della società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare, direttore del centro dei disturbi del comportamento alimentare degli Spedali Civili di Brescia).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.

Seminario
Non ci sono più i drogati di una volta
L’evento vuole offrire una possibilità di riflessione sul ruolo delle sostanze nella nostra società, evidenziandone i diversi significati e le modalità di assunzione con particolare riferimento al mondo giovanile. Intende, inoltre, fornire aggiornamenti in tema di trattamento della dipendenza da alcool, illustrando alcune strategie di prevenzione dell’alcool-dipendenza in relazione alla specificità di alcune sostanze tra le nuove droghe.

Programma e interventi
9.30-10. Nuovi stili di consumo “non problematico”, Daniela Ostano (assistente sociale, responsabile Progetto “Esta Siesta Sì 2003”).
10-10.30. Nuovi frequentatori dei servizi, Luigi Arceri (educatore professionale, responsabile “Drop-in”)
10.45-11.15. I Cambiamenti nei pazienti e nei servizi, Rosanna Giulio (psicologa, responsabile Servizio Pronta Assistenza).
11.15-11.45. Concetto di patologia e approccio alla cura, Emanuele Bignamini (psichiatra, direttore UOA).
11.45-13. Lavoro in gruppo e conclusioni in plenaria.
14.15-14.45. L’alcool, antica bevanda nuova sostanza: aspetti culturali ed acquisizioni scientifiche, Enrico Teta (psichiatra, responsabile Presidio c.so Lombardia).
14.45-15.15. Alcool e giovani: bevanda o droga? Nuovi stili di consumo degli alcolici, Bruno Sciutteri (medico internista, responsabile Alcologia, Presidio via Picchiotti).
15.15-15.45. La prevenzione nei giovani: quali problemi, quali interventi, quali strumenti, Maria Rosa Scafidi (medico internista, responsabile Alcologia, Presidio c.so Lombardia).
16.00-17.30. Lavoro in gruppi e conclusioni in plenaria
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Il lavoro terapeutico di base nei problemi alcool correlati
L’obiettivo è stimolare la discussione intorno al trattamento della persona alcolista, e proporre un percorso ragionato che miri alla costruzione di un progetto terapeutico-sanitario nell’ottica di un approccio multidimensionale.

Relatori
Pier Luigi Allosio (psicologo, psicoterapeuta presso l’U.O.C SER.T. A.S.L. TO1, coordinatore aziendale dei Gruppi di lavoro per Alcolismo, direttore di Struttura semplice Alcologia (distretti 1,8,9,10); consulente della Commisione alcool-volontariato dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte).
Vanda Casali (medico chirurgo specializzata in malattie infettive. Lavora nell’ambito delle tossicodipendenze e alcologia dal 1991).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Sofferenza dei figli. Sofferenza dei genitori
L’obiettivo dell’evento è fare acquisire conoscenze teoriche in tema di “psicologia e psicoterapia dell’adolescenza”, per consentire di approfondire e migliorare l’approccio terapeutico all’interno di una comunità terapeutica.

Relatori e interventi
Sofferenza dei figli. Sofferenza dei genitori, Didier Chartier (psichiatra, psicoanalista, ancien interne degli Ospedali psichiatrici della Senna, ancien attaché de consultation al Centro di salute mentale della M.G.E.N., Mutua Generale dell’Educazione Nazionale; redattore capo-aggiunto de “l’Evolution Psychiatrique”, presidente dell’Associazione “Senso”).
La camera dei bambini, Florence Mélèse (psichiatra, psicoanalista, ancien interne degli Ospedali psichiatrici della Senna, ancien assistant dei Servizi psichiatrici della Mutua Generale dell’Educazione Nazionale, ancien médicin direttore del Centro Medico-psicologico degli Yvelines, ancien médicin attaché al C.H.S. dei Mureaux, analista istituzionale; ancien médicin attaché C.E.R.E.P., psichiatra consulente al Centro medico psicopedagogico per bambini e adolescenti “Étiene Marcel”, membro dell’Associazione psicoanalitica di Francia).
Patologie complesse e sofferenze familiari, Jacques Miermont (psichiatra ospedaliero, psicoanalista sistemico, coordinatore della Federazione dei Servizi di Terapia della Famiglia, CHS Paul Guiraud, Villejuif membro titolare della società “l’Evolution Psychiatrique”, presidente della Società Francese di Terapia della Famiglia).
I genitori dieci anni prima, Sophie Kecskemeti (psichiatra, praticante ospedaliera, capo del servizio alla Clinica Dupré, Fondazione Salute degli Studenti di Francia, struttura specializzata nel trattamento delle turbe psichiche degli adolescenti e dei giovani adulti; ancien médicin della Clinica di Rueil, Mutua Generale dell’Educazione nazionale; membro del comitato di redazione de “l’Evolution Psychiatrique”).
I genitori sono responsabili delle sofferenze dei loro bambini? Vassilis Kapsambelis (pscichiatra, praticante ospedaliero, capo del servizio all’Associazione Salute Mentale nel XIII distretto di Parigi, Direttore dell’Ospedale l’Eau Vive; psicanalista, membro della Società Psicoanalitica di Parigi, membro del comitato di redazione de “International Journal of Psychoanalysis”).
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Dipendenze senza droga. Storia e modello teorico
Attualmente la sofferenza dei tossicodipendenti e degli alcolisti è almeno riconosciuta, se non presa in carico. Ma che ne è di quelli dipendenti da ciò che si chiama “tossicomania senza droga”: la passione, il sesso e il gioco, e ovviamente le sue nuove varianti: videogiochi e Internet. Negli Stati Uniti esistono molti gruppi terapeutici che lavorano sul modello degli Alcolisti Anonimi. In Francia, dei consultori specializzati, iniziano ad accogliere questi nuovi “accros”. Forti della loro esperienza, i relatori invitano a riflettere sui meccanismi profondi della dipendenza e dei legami. Dove inizia la dipendenza? In quale misura deve essere considerata e trattata come una malattia.

Relatori
Marc Valleur, Francia (psichiatra, psicoanalist, direttore del Servizio di Psichiatria dell’Ospedale Marmottan, Parigi; membro titolare della Commission Ministerielle des Stupefiants et Psychotropes. Autore di numerose pubblicazioni sulle dipendenze, ultimo dei quali il libro Sexe, passion et jeu video).
Nicola Cilla, Svizzera (psicologo, psicoterapeuta, membro della Federazione Svizzera degli Psicologi, dell’Associazione Ticinese degli Psicologi e Psicoterapeuti, dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica della Svizzera Italiana, della Federazione Europea di Psicoterapia Psicoanalitica).
Paolo Jarre, Italia (medico chirurgo, direttore del Dipartimento Patologie delle dipendenze dell’ASL5 del Piemonte, direttore del Ser.T “Dora Riparia”).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
A proposito dei transfert all’interno di una comunità terapeutica per adolescenti e giovani adulti
Rivalità, segreti, transfert-controtransfert e violenze. Analogie familiari? L’obiettivo dell’evento è fare acquisire abilità manuali, tecniche e pratiche in tema di gestione terapeutica all’interno della comunità terapeutica, e migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di rapporto paziente famiglia e rapporto paziente mondo esterno.

Interverranno
Henri Danon-Boileau (psichiatra, psicoanalista, primario della Clinica Universitaria Medico-Pedagogica per adolescenti, Duprè, Sceaux).
Ali Magoudi (psichiatra, psicoanalista, direttore sanitario dell’Associazione Derpar, Istituzione Regionale per adolescenti. Incaricato della realizzazione di un dispositivo nazionale per adolescenti e famiglie).
Claude Orsel (psichiatra, psicoanalista, vice presidente della FFA (Federazione Francese per le Dipendenze), della SFA, Società Francese per Alcologia, e dell’istituto di Ricerche e dell’insegnamento delle malattie legate alle dipendenza, IREMA).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Lecture
Addiction as a brain disease
In questa lecture, il dr. David E. Smith, fondatore della Haight Ashbury Free Clincs di San Francisco, affronta la complessa tematica della dipendenza da sostanze da diversi punti di vista: comorbilità, effetti delle sostanze psicoattive sul cervello, basi genetiche delle dipendenze, approcci terapeutici alla dipendenza da sostanze (farmacologico, psicologico e sociologico).Gruppo di lavoro
Doppia diagnosi e sostanze di sostituzione
La comunità terapeutica Fermata d’Autbobus, in collaborazione con il Servizio per la Tossicodipendenza e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Locale A.S.L. 4, ha nuovamente invitato a Torino il professor David E. Smith, fondatore e direttore delle Hieghts Ashbury Free Clinic di San Francisco, affinché illustrari il progetto e il metodo di lavoro della sua struttura che da anni opera nel trattamento della comorbilità.

Pubblicazioni

Selezione di pubblicazioni editoriali, atti di convegni e articoli a carattere scientifico
che hanno interessato alcuni dei terapeuti coinvolti a vario titolo nelle attività della Comunità.

FOLLIA tossicodipendenza e bisogni della persona la doppia diagnosi tra psichiatria e dipendenze.
Amazon - Franco Angeli
Abusi. Testimonianze da una comunità terapeutica

Il contenuto di questa pubblicazione è organizzato in dieci brevissime narrazioni.
Ognuna è composta di un’immagine e un testo corrispondenti. Si tratta di esperienze individuali,
di persone che hanno vissuto il male sulla propria carne, che hanno sofferto - loro malgrado -
e ne danno conto, ne offrono racconto. I fatti riportati sono mediati dal lavoro di redazione,
in seconda istanza, sia nella ricostruzione scenica del set fotografico, sia nella ricomposizione verbale.
Solo i nomi e i luoghi sono inventati, per salvaguardarne l’identità.
D’altra parte, perdersi è la condizione necessaria per ritrovarsi.
Con i pazienti e i loro terapeuti di riferimento, hanno contribuito alla realizzazione di questa pubblicazione:
Carola Lorio e Giovanna Urgo, coordinamento; Guia Besana, fotografia. i testi e la grafica sono a cura di Massimo Greco.
© 2012 Fermata d’Autobus, Torino (La produzione è stata possibile grazie al generoso contributo di S.D.T.)

Guido Brivio, Carola Lorio (a cura di Massimo Greco), Aria di Torino. Atmosfere in comunità
I testi di questa pubblicazione sono ricavati dai Caffè filosofici condotti dai ragazzi di Fermata d’Autobus con Guido Brivio; le immagini provengono dall’Atelier di fotografia di Carola Lorio. Il materiale di lavoro è stato ricomposto e organizzato da Massimo Greco.
© 2012 Fermata d’Autobus, Torino (La produzione di queste pagine è stata possibile grazie al generoso contributo di L.N.).Massimo Greco (a cura di), Questa non è Fermata d’Autobus. Dialoghi filosofici con Guido Brivio, Fermata d’Autobus, Torino 2011
Elaborata in forma quasi drammaturgica nella riduzione di Massimo Greco, questa pubblicazione è una testimonianza dell’avvicinamento alla pratica filosofica dei residenti di Fermata che si interrogano nella ricerca del senso a partire dalle proprie esperienze. Il filosofo Guido Brivio traccia e ricostruisce insieme a loro, con modalità dialogiche e comunitarie, i caratteri di un’idea o di un tema scelto e condiviso di volta in volta diverso: bellezza, felicità, libertà, critica, dono, amicizia, eros e philia.Nuovi criteri per la programmazione terapeutica di pazienti con "Doppia diagnosi" accolti nella comunità terapeutica "Fermata d'Autobus", Convegno, Milano 30 settembre 2011.
Relatrice Giovanna Urgo, v. allegato 4
Raffaella Bortino, La creazione di un'atmosfera, Psychotropes, Revue internationale des toxicomanies et des addictions, 1/2011 vol. 17, v. allegato 3
Metodologia e prassi terapeutica nella comunità terapeutica a doppia diagnosi "Fermata d'Autobus" di Torino, Convegno, Parma 22 novembre 2010.
Relatrice Giovanna Urgo, v. allegato 2La comunità terapeutica. Una risposta al destino caotico della dipendenza
Convegno, Beauvais (Francia) 19 maggio 2010.
Relatore Carlo Boggio, v. allegato 1Maricla Boggio, Raffaella Bortino, Francisco Mele, Il disincanto. Le patologie dell’abbondanza in una comunità terapeutica per doppia diagnosi, postfazione di Luigi Lombardi Satriani, Armando Editore, Roma 2006
(dalla quarta di copertina) Raffaella Bortino, in dialogo con Francisco Mele e Maricla Boggio, delinea il percorso terapeutico attraverso cui è arrivata a lavorare sulla doppia patologia, in una comunità per giovani tossicomani con gravi disturbi di personalità. Attraverso storie di ragazzi dalle vite martoriate e comportamenti di terapeuti fra abnegazione e rifiuti, si delinea il difficile momento attuale, in un contesto sanitario e sociale carente di leggi adeguate, finanziamenti e soprattutto finalità morali, dove i giovani paiono rinunciare alla vita e le famiglie affidano i figli alle strutture, che li scaricano dall’una all’altra. Numerose le questioni che gli autori si pongono nei confronti di una situazione di emergenza in sostanza ignorata da istituzioni politiche e sociali, sia per le patologie evidenti – quelle dei giovani – che per quelle latenti o mascherate riguardanti le famiglie e i terapeuti stessi. Quale dovrebbe essere allora la politica dello Stato nell’ambito della sanità mentale e della tossicodipendenza, per non cadere in pericolose e disumane incongruenze?Alessandro Bonetti, Raffaella Bortino, Tossicodipendenza e doppia diagnosi: la relazione d’aiuto in Comunità, prefazione di Gian Carlo Zapparoli, con un contributo di Claude Olievenstein, Franco Angeli Edizioni, Milano 2005
(dalla quarta di copertina) Il volume nasce dall’esperienza degli autori presso la Comunità Fermata d’Autobus, dove risiedono tossicodipendenti che presentano anche disturbi di natura psichiatrica: i cosiddetti pazienti con doppia diagnosi. Nonostante di solito venga sottolineata la necessità di un approccio eclettico ai problemi di questi pazienti, data la loro mutlicausalità, il più delle volte nella realtà clinica predomina la scelta di trattamenti in funzione di un modello teorico interpretativo unico, che assume per gli operatori significato ideologico.
Gli autori hanno cercato di superare le difficoltà che ne derivano, proponendo come modello operativo “l’integrazione funzionale” di Gian Carlo Zapparoli, secondo cui la scelta degli interventi degli operatori deve nascere dalla comprensione dei bisogni manifestati dai pazienti e condurre a risposte specifiche ed adeguate ad essi.
Il testo vuole proprio sottolineare l’importanza di tradurre nella pratica clinica questa scelta metodologica: viene inoltre tracciato un percorso formativo che porti gli operatori a porsi in un’ottica di comprensione dei bisogni attraverso una partecipazione emotiva all’esperienza della persona che soffre e ad una capacità tecnica di accadimento e di mantenimento dell’oggetto specifico di bisogno. (Franco Angeli)Maricla Boggio, Farsi male, consulenza scientifica di Raffaella Bortino, presentazione di Claude Olievenstein, Falzea Editore, Reggio Calabria 2001
Scritto da Maricla Boggio dopo un lungo soggiorno in una comunità terapeutica torinese per ragazzi con doppia patologia, Farsi male è il frutto di un’elaborazione di storie di vita e casi clinici a cui Raffaella Bortino, che li ha avuti in cura, ha fornito la consulenza scientifica.Vera Zilzer, Attilia Cossio, L'ombrello a colori, Metodi, casi ed esperienze di arte-terapia – ADEG, Torino 1997
(dalla quarta di copertina) Questo libro è dedicato ai terapeuti, agli educatori e a tutti coloro che desiderano utilizzare l'arte e la creatività nel loro ambito professionale e sociale. L'interesse verso le arti-terapie è in continua crescita da quando si è verificato quanto esse possano essere efficaci e gradite a molti pazienti. L'arte-terapia è il prendersi cura di una persona con l'aiuto del linguaggio artistico: nel nostro caso si tratta del linguaggio delle immagini. Nell'arte-terapeuta creatività e abilità artistiche debbono unirsi a conoscenze di psichiatria e psicologia, di storia dell'arte e di estetica, e, ancora a percorsi di psicoterapia. Le autrici di questo volume non hanno inteso scrivere un trattato teorico, bensì narrare le testimonianze di un metodo di intervento che passa attraverso un fare che rivela ed attiva l'essere, che libera il segno di ciò che è importante per ciascun autore. Il lettore potrà comunque trovare tra le righe i presupposti teorici che presiedono all'arte-terapia. L'esposizione dei casi introduce alle più diverse esperienze: di bambini psicotici, di giovani disadattati e caratteriali, di tossicodipendenti in via di riabilitazione, di parkinsoniani e adulti a cui la malattia ha procurato disagi e ferite psicologiche. Si narra anche dell'espressività della persona sana, perchè l'arte-terapia può essere benefica per tutti, come lo è ogni esperienza di conoscenza e di crescita.Raffaella Bortino, Gustavo Gamna, Anna Gilardi (a cura di), Che cos’è l’arte terapia?, Atti IIa Giornata di studio, AISCNV – ADEG, Torino 1985
(dal Sommario) 1. Arte-terapia, relazioni: Piero Benassi, Presentazione; Gustavo Gamna, Dalla psicopatologia all’espressione all’arte-terapia. La nostra esperienza; Edith Kramer, Che cos’è l’arte-terapia?; Gigliola Carretti, La formazione dell’arte terapeuta; Romana Debeus, Arte-terapia: l’arte di inventare una terapia; Silvia Rocco Farneti, Quali garanzie per una corretta metodologia di intervento?; A.M. Comazzi, P. Coppi, M. Smid, Parlare della morte: silenzio coatto; Ugo Amati, Rome – Ville – Jachere. 2. Arte-terapia, spunti teorici: Beppe Bergamasco, Ulla Alasjarvi, Appunti su comunicazione e finzione; G. Ba, S. Bellinzoni, S. Mungo, M. Peserico, Utilità e limiti all’uso del disegno mandalico da parte dei pazienti psichiatrici; G. Ba, G. Barengo, Il test di Graser come strumento di indagine psicodiagnostica e psicodinamica all’interno dell’atelier di arti plastiche e figurative del Day Hospital psichiatrico; G. Ba, S. Bellinzoni, F. Faccio, La produzione grafico-pittorica come area transazionale tra paziente e terapista d’arte; Wilma Cipriani, Cristina Lucchini, Rapporto tra arte-terapia e pedagogia. Un’esperienza con gli insegnanti a Verona; Eva Crotti, Lo scarabocchio come tecnica d’espressione; Piero Gilardi, Arte e arte-terapia; AA.VV., Rapporto del primo biennio di studio sull’arte terapia; Valerio Miroglio, Due esperienze di arte-terapia e didattica; Leonardo Mosso, L’assenza della forma imposta e l’esperienza della trasformazione strutturale come pedagogia e terapia; Valerio Venuti, Disegno infantile e progetto terapeutico. 3. Arte-terapia, analisi di un caso: G. Ba, F. Faccio, L’espressione grafica come modalità organizzativo-comunicativa tra forme di pensiero a livello del processo primario e secondario; Piero Benassi, Elisa Dedali, Esperienza di un uomo: naufragio esistenziale totale; Piero Lavarino, Franca Sarcina, Psicoterapia fra parola e immagine; Paolo Macario, Archeologia di una psicosi; Sergio Perini, Fausto Manara, Il caso “Roso”. Rilievi clinici e psicopatologici attraverso l’osservazione dell’espressione grafico-pittorica; Piergiorgio Prudenziato, Funzione e tecnica del disegno collettivo; M. Sartirana, A. Sordano; A. Taverna, U. Zamburru, La metafora come parola: il viaggio del simbolo in un gruppo di arte-terapia; Giorgio Villa, Catastrofe somatopsichica, sogno e atto creativo; 4. Arte-terapia, esperienze in atelier: G. Sirna, A. Torrisi, C. Calandra, Un atelier di arte-terapia: esperienza del Servizio Sociale; Enrico Lapenna, La terapia della creatività nelle comunità di recupero; Paolo Menzio, L’atelier gestuale: Una proposta di arte-terapia infantile basata sulla riscoperta della gestualità; Silvia Rocco Farneti, Gruppi di comunicazione corporea e creatività come sostegno terapeutico nell’ambito di comunità per tossicodipendenti. – Danza-terapia – Elisa Guzzo Vaccarino, Danzaterapia. – Musico-terapia – G. Ba, R. Contardi, R. Pavesi, P. Sibilio, L’uso non verbale della voce. Prospettive in ambito musicoterapico; G. Ba, R. Pavesi, P. Sibilio, Le tecniche psicomusicali come strumento terapeutico nella riabilitazione del paziente psichiatrico.Gustavo Gamna, Raffaella Bortino, Attività espressive e terapie psichiatriche, Edizioni Minerva Medica, Torino 1982
(dal risvolto di copertina) Questo libro è frutto di una lunga ricerca iniziata nel 1975 e proseguita fina al 1982. In esso viene fatto il punto sulla applicazione delle attività espressive come mezzi terapeutici sul campo della psichiatria. Viene riferito il lavoro svolto in ateliers ed in altre strutture, sia pubbliche che private, in varie nazioni europee, in America ed in altri paesi. In una seconda parte sono sviluppate alcune esemplificazioni di questo lavoro con interventi di Gustavo Gamna, Gigliola Carretti Chessa, M. Dolci, Raffaella Bortino, G. Gasca, Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco, Piero Gilardi e G. Rattalino. Segue un breve commento teorico sull’arte-terapia ed un accenno ad alcune problematiche pratiche ad essa connessa chiude il volume, che è particolarmente destinato ad animatori, operatori psichiatrici e di altri servizi sociali, insegnanti e di quanti hanno interesse ad alternative nuove in questo campo di studio applicativo.