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IL NOME

“A che serve quella riga?
Si può dire che quella riga è la storia della mia vita fino ad oggi”

Con questa frase, una bellissima e trentenne Marilyn Monroe esprime il desiderio di "Chérie", la protagonista di “Fermata d’Autobus” il film da cui l’Associazione prende il nome, di andare a Hollywood. La bionda ballerina del Sud, più di ogni altro personaggio rappresenta le dolorose vicende di Norma Jean: “Gli uomini si sono interessati a me da quando avevo tredici anni", dice in una scena del film.
Mentre nel film Chérie, proprio durante una sosta in un viaggio in autobus riesce a mettere fine alla sua folle corsa, Marilyn nel turbolento percorso verso la celebrità non è riuscita a trovare il tempo ed il luogo per superare i traumi del suo passato.

Nel maggio 1998 quando la Comunità terapeutica nasce, la prima casa si trova vicino ad una fermata e ad una vecchia stazione di autobus. L'associazione con il film e con Marilyn Monroe è stata istantanea.

"Fermata d’Autobus" vuole essere il punto di sosta e ristoro per tutti coloro che come Norma e Chérie hanno bisogno di recuperare forza e coraggio per abbandonare vecchie dipendenze risolvendo antichi traumi.

LA STORIA

Fermata d’Autobus nasce nel maggio del 1998 a Trofarello in Strada Torino 149 per iniziativa di Raffaella Bortino e di un gruppo di professionisti di comprovata esperienza nel settore delle dipendenze.

Fanno parte del gruppo persone già presenti nel 1983 quando inizia la sua attività la Comunità "Il Porto", avvenuta dopo un periodo di studio e lavoro di Raffaella Bortino a New York presso la Comunità Areba diretta dal Dr. Daniel Casriel e per volere di alcuni genitori di giovani che avevano trovato qui un aiuto per la loro tossicodipendenza.

Nel corso degli anni l'incontro con soggetti tossicodipendenti che manifestavano anche forme di disagio psichico e i confronti con professionisti quali, il Dr. Claude Olievenstein, il Dr. Giovanni Carlo Zapparoli, il Dr. Luigi Cancrini, il Dr. Enrico Pascal, il Dr. Alessandro Bonetti, il Dr. Mario Perini, la Dott.sa Miriam De Bernard per citarne solo alcuni, hanno richiesto una rivisitazione del metodo di intervento e portato alla neonata "Fermata d’Autobus".

Nel maggio 1998 diventa autonoma, definisce come proprio campo di intervento la doppia diagnosi e rappresenta uno dei primi tentativi di integrazione del modello comportamentista con quello psicoanalitico nel trattamento delle dipendenze.

Oggi “Fermata d’Autobus” si configura come un “Circuito di Cura” di cui fanno parte tre strutture residenziali, una a Moncalieri (“Il Melograno”) e due a Oglianico (“Il Glicine” e “Fragole Celesti”, la quale accoglie donne in doppia diagnosi vittime di maltrattamenti ed abusi). A queste si aggiungono i Gruppi Appartamento a Trofarello, Moncalieri, Oglianico e Favria. 

Un piacevole ricordo di Fermata d’Autobus è la casa “La Perche” nel Berry, in Francia, che rimane attiva fino al 2021, la quale ha permesso soggiorni dove gli ospiti hanno avuto l’occasione di vivere il loro percorso terapeutico, seguiti 24 ore su 24 dagli operatori, immersi in una dimensione familiare completamente distaccata dal quotidiano cittadino. Durante il soggiorno l’attività di gruppo e individuale era intervallata da momenti di svago quali passeggiate nella natura, escursioni in bicicletta e visite ai paesi vicini.