eventi  

EVENTI 2024

LABORATORIO D'ARTE
Giuseppe Iacopetta

Gliacrobati Kids Laboratorio d’arte gratuito
ispirato a Giuseppe Iacopetta.
Alla scoperta della tecnica della cartapesta
‍Condotto da Massimo Ricciardo e Gaetano Verde
Fascia d’età consigliata 8-12 anni Attività inserita all’interno del progetto “L’arte per l’inclusione.
Comunità, sociale e virtuale” presentato alla Città di Torino, Linee Guida 2024

Locandina

MATERIA E TRASFORMAZIONE
Francesco Iacopetta

A cura di Francesco Poli
Contributi di Tea Taramino e Chiara Borgaro

‍Giuseppe Iacopetta è un artista autodidatta nato nel 1948 a Gioiosa Ionica, Reggio Calabria. Nel 1965 si trasferisce a Torino, dove avvia un’attività di parrucchiere da uomo.
Grazie a questa professione, entra in contatto con alcuni artisti torinesi che lo introduconoal mondo dell’arte, incoraggiandolo a perseguire la sua passione parallela per la scultura.Iacopetta ha esposto le sue opere sia in Italia che all’estero. È rappresentato dalla galleria Rizomi Arte di Parma, che lo ha presentato all’Outsider Art Fair di Parigi nel 2016, 2017 e 2018, oltre che nella mostra “In/carta/mi” del 2018.Le sue opere sono state esposte anche aNew York dalla galleria giapponese Yukiko Koide Presents nel 2018 e nuovamente nel 2024in occasione dell’Outsider Art Fair.La sua prima esposizione personale, “Incontri”, si è tenuta nel 1997 presso la Galleria d’arte moderna Arteincornice a Torino. Hanno scritto di lui, tra gli altri, Francesco Tabusso e Francesco Poli.

ARTBRUT RENDEZ VOUS
Parigi

Art Brut Rendez Vous
22 - 25 maggio 2024
Espace Cinko, Parigi
Artisti in mostra: Cavallo Cosimo, Codega Stefano, Daneo Nicoletta, De Vito Giacomo, Filardi Lorenzo, Iacopetta Giuseppe, Molinario Fabrizio, Preve Giovanna, Rolle Mauro, Vetrano Alessandro

LABORATORIO D'ARTE
Cosimo Cavallo

Gliacrobati Kids organizza laboratori per i bambini
condotti da Cosimo Cavallo.
Si tratta di 3 appuntamenti d’arte gratuiti per bambini della scuola primaria, che si terranno in galleria per tre giovedì consecutivi.

VISIONI ASTRATTE
Claudio Salvago

8 -31 maggio
InGenio Arte Contemporanea
Esposizione personale di Claudio Salvago
a cura di Chiara Borgaro e Margherita Data.
‍L’esposizione è organizzata in collaborazione con Gliacrobati e per l’occasione verrà presentata la fanzine in edizione limitata (30 copie) ideata da Margherita Data.
Inoltre, per l’inaugurazione ci sarà un djset di AWER creato a partire dalle opere di arte sonora dell’artista Claudio Salvago.


VOLTI, PERCHÉ S’INCONTRANO
Cosimo Cavallo

A cura di Luca Atzori.
12 aprile  30 maggio 2024

Venerdì 12 aprile inaugura la mostra personaledi Cosimo Cavallo.A cinque anni di distanza dall’esposizione dedicata all’artista nel 2019 e curata da Marzia Capannolo e Francesco Sena, che ponendo la produzione a inchiostro su carta in dialogo con quella a olio su supporti eterogenei consentivano di individuare nuovi piani di lettura del lavoro, dando alla pittura un ruolo centrale nella tensione espressiva dell’artista,  Gliacrobati torna a ricomporre le tappe del lungo viaggio nella vita e nell’arte di Cosimo Cavallo attraverso una nuova mostra, in cui è presentata una significativa quantità di opere centrate proprio sulla rappresentazione del volto.
Catalogo con un contributo di Marzia Capannolo.
Prinp editore.
L'esposizione inaugurerà anche online sul sito https://www.vspacegallery.com/


CENTOSETTANTAPEROTTANTA > PATER

Ricognizioni equivalenti > Tra maschile femminile
8 marzo 2024
Workshop di ricerca artistica
Artista/conduttrice: Sara Conforti Hòfer

“Non è mica necessario levarsi in volo fino al sole, basta strisciare fino a un posticino pulito sulla terra dove ogni tanto il sole faccia la sua comparsa e ci si possa riscaldare un po’.” Franz Kafka - Lettera al padreIl workshop di ricerca “PATER”, guidato dall’artista Sara Conforti Hòfer presso la suggestiva cornice della Galleria Gliacrobati a Torino, offre ai partecipanti un’esperienza di esplorazione e riflessione sulla figura paterna nel contesto della festa della donna.La durata del laboratorio è di due ore e mezza, durante le quali viene fornito uno spazio inclusivo e aperto a uomini e donne per approfondire il legame con la figura paterna. Ogni partecipante è invitato a portare con sé un indumento appartenuto al proprio padre, o in alternativa uno proprio, insieme a una foto significativa di lui o con lui. Questo gesto simbolico contribuisce a creare un ambiente empatico e condiviso, consentendo ai partecipanti di condividere le proprie esperienze familiari in un contesto intimo e riflessivo.Attraverso gli strumenti della pratica artistica, il workshop offre un’opportunità di introspezione e crescita personale, generando un dialogo aperto e profondo tra i partecipanti. Il culmine del laboratorio è rappresentato dall’attività di ricamo esperienziale, un momento simbolico che segna il processo di connessione e rielaborazione delle esperienze familiari condivise. La pratica manuale collettiva offre la possibilità di esprimere in modo creativo le proprie emozioni e riflessioni, trasformando il materiale simbolico degli indumenti e delle foto in nuovi oggetti carichi di significato personale.

LA MAGIA DELL’OCCHIO
Fabrizio Roccatello

a cura di Bianca Tosatti e Tea Taramino
15 febbraio - 30 marzo 2024

Le opere, che a prima vista paiono giocose, a un secondo sguardo svelano e trasmettono le inquietudini che abitano l’artista. Sono sculture schiettamente policrome, levigate con maestria, che sembrano ispirate in parte alla cultura pop, al design del Novecento, e nello stesso tempo dotate di un linguaggio visivo simbolico che fa pensare al neo-surrealismo, ma con qualche tocco di noir.Sono opere, marchingegni, che invitano a pensare e si offrono all’interazione sia mediante dispositivi meccanici – che condizionano, intenzionalmente, la postura di chi agisce – sia attraverso messaggi provocatori fatti di chiodi acuminati, di sguardi indagatori, provenienti da oggetti, bambole e bambolotti amputati, a denuncia delle privazioni imposte dalle attuali generazioni a quelle del futuro. Le opere sono cariche di messaggi critici sul comportamento umano.Fabrizio Roccatello lavora artigianalmente con i mezzi e i modi tradizionali dettati dal sapere antico del restauratore professionista: “Le mie sculture sono composte da diverse essenze: legni nobili e poveri. Il noce, il ciliegio, il pero e il mogano sono considerati essenze di pregio per le loro venature e la loro grana compatta; il faggio, il castagno, il rovere, il pioppo, il pino e l’abete sono poveri perché resinosi, teneri e di grana grossolana”.Particolarmente significativo è il simbolo dell’occhio come “astanza”, presenza immediata non significante, proprio perché affogata dalla sua ineffabile evidenza di essere occhio in quanto occhio.
Evento nasce nell’ambito del progetto Panopticon.

Visioni Yoruba Taofic Adeyinka

In occasione del Black History Month
Visioni YorubaTaofic Adeyinka
1 - 10 febbraio 2024
A cura di Elena Radovix e Barbara Bordin
Testo critico di Edoardo Di Mauro

L’arte rivela il segreto delle cose

20 gennaio - 3 marzo 2024

Mappe, mitologie e voltia cura di Giorgio Bedoni
Palazzina Trombini, Melegnano.
Alla mostra saranno esposte operedi Cosimo Cavallo.

EVENTI PASSATI

"Fermata d’Autobus"
ha da sempre integrato l'intervento terapeutico con la promozione e l'organizzazione di iniziative di carattere artistico e culturale aperte
al pubblico.

Corpi infranti e figure sublimi

Il convegno internazionale "Corpi infranti e figure sublimi"
che ha accompagnato la mostra "Abusi, testimonianze da una comunità terapeutica" è stata un 'occasione, grazie all'intervento di autorevoli esperti nel settore, per approfondire il tema monografico dell'esposizione e per presentare alcune figure femminili dell'arte contemporanea.  
Massimo Greco, artista e curatore con Carola Lorio della mostra, ha illustrato i lavori esposti, frutto di attività laboratoriali con le pazienti della comunità femminile "Fragole Celesti" e il ruolo dell'arte in tale contesto di cura. È seguita un'indagine su alcune figure femminili paradigmatiche dell'arte contemporanea del Novecento. Le figure delineate utilizzano l'arte come espressione di un' interiorità problematica che le porta a rifiutare i canoni della società in cui vivono che le voleva "angeli del focolare" e dove essere artiste era sinonimo di inferiorità.  
La psicanalista Laurie Wilson ha illustrato la controversa figura della pittrice/scultrice Louise Nevelson, considerata tra gli artisti americani più illustri del dopoguerra. Fin da bambina voleva essere un' artista lottando contro ogni pregiudizio. Anne Marie Dubois, medico psichiatra, ha delineato la personalità di Unica Zurn, artista che, in seguito a numerose crisi e ricoveri in ospedali psichiatrici, riuscì a trasformare la sua arte in rappresentazione dei mostri dell'inconscio. La cineasta e storica dell'arte Sibylle Pieyre De Mandiargues, tramite un parallelismo con Unica Zun, ha riportato un passionale e coinvolgente ritratto letterario della madre Bona Tibertelli Pieyre De Mandiargues.  
Per seguire, l'opera d'arte sociale e "la società come opera d'arte per eccellenza "spiega Giuseppe Frangi, "fattibile solo con la partecipazione di tutti". Frammenti dello spettacolo "Mi porto a ballare" della psichiatra e danzaterapeuta Anna Gasco hanno concluso la giornata.

Abusi

Testimonianze da una Comunità Terapeutica

La mostra di "Fermata d'Autobus" curata da Carola Lorio e Massimo Greco, è il frutto di attività laboratoriali avviate - a partire dal 2013 e tuttora in corso - entro il circuito di cura di e con le pazienti della comunità femminile Fragole Celesti.

I laboratori creativi sono stati condotti da artisti, o da professionisti di settore e la partecipazione esperienziale e produttiva delle pazienti è stata supportata da un'équipe multidisciplinare di professionisti per garantire la loro incolumità psichica e facilitare un percorso individuale di emancipazione espressiva.

Abusi - Guido Chiesa

Aprile 2017

Cinque attrici, sei donne, sette performance sulla relazione
tra abuso sessuale e dipendenza da droghe, cibi, alcool.

La terapia dell'arte

E’ una mostra che si è svolta in cinque settimane, permettendo a cinque differenti terapeuti di esporre una serie di opere dei propri pazienti rappresentative del loro lavoro e dell’interpretazione che ne danno.

Hanno partecipato:
Roberta Billè
Deborah Bormann
Luigino Bardini
Maria Luisa Camurati
Carola Lorio

Dreamers

Grazie all'invito delle Dreamers, Cristina Mandelli e le ragazze di Fragole Celesti hanno partecipato alla creazione di un abito partecipato, Familydress, per una installazione diventata performance nella serata di Artissima al Toolbox.

Familydress

CET

Il CET è un’associazione no-profit fondata nel 1992 da Mogol con lo scopo di valorizzare e qualificare nuovi professionisti della musica pop, persone sensibilizzate all’importanza della cultura popolare e alle esigenze etiche della comunicazione. “Fermata d’Autobus” ha inserito nei sui percorsi di cura un’esperienza unica: uno stage da trascorrere presso il CET (Centro Europeo Tuscolano) meglio noto come “La Scuola di Mogol”, Centro di eccellenza Universitario della Musica Popolare. Con la collaborazione degli insegnanti della composizione, dell’interpretazione e della tecnica vocale si affinano gli strumenti necessari alla creazione artistico-musicale.
Il CET è ospitato nel cuore dell’Umbria in un complesso architettonico che si inserisce perfettamente e rispettosamente nella natura e nella cultura.

Canti e tamburo
di Mauro Villone e Lidia Urani


Presente

di Cristina Mandelli
Un progetto espositivo dei laboratori creativi condotti con gli utenti delle comunità Il Glicine e Il Melograno di Fermata d'Autobus.

PRESENTE

Laboratori di arteterapia

Gruppo di arteterapia e rilassamento per donne
con difficoltà emotive.

Festival dell'Arte Irregolare

Quest'anno il Festival che celebra gli artisti dalla creatività "differente" che non trovano spazio nei normali canali espositivi si svolgerà soprattutto online.Dal 2 al 4 ottobre chi si collegherà al sito www.festivalarteirregolare.it potrà seguire tutto il Festival comodamente da casa: potrà ammirare la Mostra che non c'è. Quattro itinerari nell'arte irregolare, seguire gli interventi dei maggiori esperti di Outsider Art come Giorgio Bedoni ed Eva Di Stefano; seguire Francesca Renda che ci accompagna nelle vie del Pratello, storico quartiere di Bologna, alla scoperta dell'artista outisider Roberto Mastai; emozionarsi con lo spettacolo del Teatro di Camelot che ripercorre la storia del Primo miracolo di Gesù Bambino del Mistero Buffo di Dario Fo.

Per sostenere il Festival è stato avviato un crwdfunding su Eppela

Jim Goldberg

Jim Goldberg è un importante fotografo statunitense che è stato insignito del premio Guggenheim Fellowship e del premio Cartier Bresson ed è entrato a far parte nel 2002 di Magnum.
E’ attualmente professore Emerito per il California College of the Arts. Il lavoro fotografico di Goldberg ha come fulcro l’instaurare un rapporto profondo e duraturo con gli individui fotografati.
I soggetti di cui racconta la storia sono spesso persone ai margini della società. Esplora un nuovo modo di raccontare storie mescolando immagini, testi, interviste, istantanee, oggetti
trovati. Ritratti di americani che vivono in Hotel fatiscenti e case di classe superiore nella serie ‘’Rich and Poor’’ rappresentano un impressionante corpus di lavori sul mito americano, il potere e la ricerca della felicità.
Il suo progetto sui giovani delinquenti di strada di Los Angeles e San Francisco ha portato a un libro e ad una mostra.
Imponente il lavoro suoi viaggi di rifugiati, immigrati e popolazioni che viaggiano da paesi lacerati dalla guerra ed economicamente devastati in cerca di una casa sicura e di mezzi finanziari.
Goldberg, venuto a conoscenza del nostro lavoro, lo ha da sempre condiviso e sostenuto e ha messo a nostra disposizione le foto qui pubblicate.

6 case fantastiche

marzo /aprile 2017

Installazione luminosa con fotografie a documentazione del percorso di realizzazione a cura dell’artista Paola Risoli negli spazi di Palazzo Barolo (sale del Legnanino. Torino ).
Il lavoro nasce dalla convinzione che l’arte può essere strumento di cura per chi la crea e per chi la completa fruendola. Paola Risoli, ideatrice del progetto, da anni sviluppa pratiche di “arte con le persone” che danno vita a opere sociali collettive.  6 donne vittime di abusi e violenze della Comunità “Fragole Celesti” hanno costruito con il supporto dell’artista un racconto di se’ creando micro interni che le rappresentano e diventano veicoli di autoconoscenza e comunicazione.

Conferenza

marzo 2017

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne, si è tenuta a Palazzo Barolo la Conferenza "Architettura di una violenza e ricostruzione emotiva". Grazie al contributo dellla Dott.ssa Estela Welldon  l'incontro è stato un'occasione per aprire una riflessione su situazioni di difficoltà e di sofferenza che possono caratterizzare la vita di alcune donne attraversando interi assi generazionali.

La Dott.ssa Estela Welldon è una psichiatra consulente onorario in psicoterapia forense presso il Tavistock Portman NHS Trust. Nata a Mendoza, in Argentina,
ha studiato medicina all'Università Nacional de Cuyo.
Ha fondato, ed è stata eletta presidente onorario a vita dell'International Association Forensic Psychotherapy nel 1991. Fra le sue pubblicazioni più importanti ricordiamo. "Madre, Madonna prostituta. Nuovi scenari della Maternità", Franco Angeli editore, e "Plying with Dynamite: a personal approach to the Psychoanalytic Understanding of Pervesions, Violence and Criminality".

Attitudine alla fantasticazione

giugno 2019

Conferenza che la storica dell'arte Dott.ssa Bianca Tosatti ha tenuto presso la Galleria Gliacrobati.
Da sempre sensibile alle esperienze che nascono dal disagio psichico e sociale, la Dott.ssa Tosatti è esperta di Art Brut o Arte Irregolare, ha pubblicato diversi studi sul tema, ha organizzato mostre ed eventi. Docente per molti anni, ha ricoperto il ruolo di consulente presso la Direzione della Scuola Politecnica di Design di Milano.

Progetto europeo Deep Acts
educazione emozionale
e arteterapia contro
la violenza di genere.

giugno 2020 - giugno 2022

Con i due kick-off meeting, che si sono svolti nei giorni 16 e 17 giugno 2020 a Torino e nei giorni 23 e 24 giugno a Siviglia, ha preso il via “DEEP ACTS - Developing Emotional Education Pathways and Art Centered Therapy Services against gender violence”, progetto finanziato dal programma europeo “Rights, Equality and Citizenship” e curato da una partnership transnazionale di organizzazioni operanti in Italia, Portogallo e Spagna. L'obiettivo del progetto è quello di offrire metodi innovativi e strumenti di lavoro specifici, che prevedono l'uso dell'arteterapia e dell'educazione emozionale, ai professionisti e alle organizzazioni che operano nella prevenzione della violenza di genere.
Da giugno 2020 a giugno 2022 in Italia con Fermata d'Autobus, Portogallo, Spagna e online.
Con meetings, workshop, conferenze, spettacoli, video, mostre ed eventi. Tra il 29 settembre e il 5 ottobre sono in programma due workshop, entrambi rivolti soprattutto agli operatori dei partner del progetto, nei quali si discuteranno le risultanze delle ricerche condotte a partire dal mese di giugno, ci si scambieranno buone pratiche e nuovi apprendimenti. Si svolge in forma mista (online e in presenza a Mairena del Aljarafe, provincia di Siviglia) dal 29 settembre al 1° ottobre, il workshop sul tema dell’educazione emozionale, a cura della Cooperativa RUMBOS di Siviglia.
Si svolge in presenza a Bologna, dal 3 al 5 ottobre il workshop esperienziale sul tema dell’arteterapia, a cura dell’associazione torinese Fermata d’Autobus.

www.facebook.com/deepacts
www.instagram.com/deepactsproject
www.festivalarteirregolare.it

Contrappesi

aprile 2019

Presentazione del catalogo "Anatomie di un paesaggio e masse" di Vincenzo Lopardo.

Presentazione del libro
Edit Kramer

marzo 2019

Negli spazi de Gliacrobati, è stato presentato il libro The Legancy of Edith Kramer - A Multifaceded View.
Il libro raccoglie testimonianze di un gruppo di colleghi conosciuti a livello internazionale e racconta la storia di una pioniera dell'arte terapia, Edith Kramer, dando un contributo al suo operato in Italia. Testi e fotografie di Wilma Cipriani, Raffaella Bortino e Carola Lorio.

La differenza fra rappresentazione estetica e l'esperienza estetica

gennaio 2019

La Dott.ssa Wilma Cipriani, filosofa, psicologa, arte-terapeuta, è stata ospite della Galleria Gliacrobati per una conferenza legata alla mostra "Le terapie dell'arte".
In tale mostra cinque arte-terapeuti, hanno presentato le opere dei pazienti create durante sessioni di arteterapia.
La conferenza ha avuto come tema "La differenza tra rappresentazione estetica e l'esperienza estetica" e ha cercato di trovare una sintesi fra i diversi approcci metodologici e di illustrare come dopo le moderne scoperte della neuroscienza, l'arte terapia può essere considerata alla stregua di una fisioterapia.

Il patto della montagna

novembre 2018

Fermata d'Autobus con Lalàgeatelier Dispositivi vestimentari.

Nell'ambito della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una proiezione di un documentario,
la storia del primo accordo in Europa che ha sancito la parità salariale tra uomini e donne.

Finissage,
la terapia dell'arte

febbraio 2018

Presentazione della pubblicazione “La terapia dell’Arte”, una mostra che si è svolta in cinque settimane, permettendo a cinque differenti terapeuti di esporre una serie di opere dei propri pazienti, rappresentative del loro lavoro e dell’interpretazione che ne danno.

Quando l'ansia infantile
prende il sopravvento

Il libro narra una storia realmente accaduta, raccontata in prima persona da una madre che si trova a dover gestire l'insorgenza dell'emetofobia (paura irrazionale del vomito) nella vita di sua figlia e della sua famiglia.
Mentre le condizioni di sua figlia peggiorano di giorno in giorno: diventa sempre più magra, si rifiuta di uscire di casa, utilizza una serie di rituali ossessivi, questa madre si rende conto che le normali sedute settimanali di psicoterapia non sono sufficienti ed è necessario trovare una cura specifica. Nonostante l'emetofobia sia una delle cinque fobie più diffuse, è ancora poco conosciuta e trovare una cura adeguata può essere difficoltoso. Dopo varie ricerche, la madre approda finalmente alla Clinica Universitaria di Miami che propone una terapia mirata: la desensibilizzazione graduale intensiva, che prevede un'esposizione progressiva allo stimolo che provoca la fobia, in questo caso il vomito. Nel corso del libro viene raccontato il percorso terapeutico che porta gradualmente la giovane paziente, ma anche i suoi familiari, a gestire e superare la fobia. In seguito a questa esperienza, Micheline Cacciatore, l'autrice ha aperto un blog “Emetofobia destrutturata” nel tentativo di raggiungere ed essere d'aiuto ad altri genitori che si trovano ad affrontare la stessa problematica.

Micheline Cacciatore è cresciuta in Massachusetts e ha frequentato la Walnut Hill School of Arts, dove ha studiato danza classica. Dopo un brutto infortunio, che le ha impedito di proseguire la carriera di ballerina professionista,ha frequentato la scuola di fotografiadopo aver lavorato alcuni anni come fotografa, è tornata alla sua vera passione, la danza, dedicandosi all’insegnamento.

Nel 2010, Micheline ha venduto la scuola di danza in Massachusetts, per trascorrere più tempo con la sua famiglia. Insegna ancora danza e vive a Miami, con il marito e i due figli.

Quando l'ansia infantile
prende il sopravvento

Presentazione del libro di Micheline Cacciatore
(CreateSpace Independent Publishing Platform)
Salone Internazionale del Libro di Torino
Intervengono: Giorgio Maria Bressa e Wilma Cipriani

Uno psichiatra e una psicologa si confrontano traendo spunto da un libro che racconta l'esperienza di lotta di una madre accanto a una figlia contro l'emetofobia, un'ansia infantile che genera paure irrazionali.  
"
Quando l'ansia infantile prende il sopravvento" è il primo libro di Micheline Cacciatore; il successo del suo blog, "Emetofobia Destrutturata", l'ha convinta a scrivere per raggiungere ancora più persone.

Psicosi e tossicomania:
chi è all’ombra di chi?

Da tempo emerge la necessità di individuare l’intersezione tra tossicodipendenza e psicosi come area sulla quale porre maggiore attenzione. Da qui la necessità di focalizzare meglio
gli elementi predominanti sia dell’una che dell’altra approfondendone la qualità dell’intreccio che ne deriva.
Per questo motivo abbiamo deciso di dialogare con due esperti della corrente psicoanalitica e fenomenologica che da anni si occupano del problema.

Antonello Correale, psichiatra e psicoanalista, membro ordinario
della Società Psicoanalitica Italiana (SPI)
Gilberto Di Petta, neurologo e psichiatra, DSM ASL NA 2 Nord

Laboratori con gli artisti

Gli incontri laboratoriali hanno la finalità di condividere, con un numero relativamente ristretto di partecipanti, alcuni dei processi creativi che contraddistinguono la produzione artistica contemporanea.
Essi si svolgono durante un fine settimana e sono strutturati in forma di stage presso lo studio di un artista torinese operante a livello nazionale o internazionale. Grazie alla generosa disponibilità degli artisti ospitanti,
invitati di volta in volta a condurre il singolo laboratorio, gli utenti, coinvolti anche operativamente, vengono sollecitati alla realizzazione di manufatti artistici collettivi o individuali e orientati alla sperimentazione col supporto dell’artista, condividendo con lui esperienza umana e professionale.
A cura di Carola Lorio e Massimo Greco, i laboratori sono appositamente organizzati e commisurati alle esperienze pregresse degli utenti di Fermata d’Autobus, per esempio quelle accumulate durante qualcuno dei laboratori espressivi o in Arteterapia, con l’obiettivo di rinforzare la fiducia in se stessi, grazie allo stimolo delle proprie intuizioni espressive e più in generale delle motivazioni personali, al di là di un presunto valore artistico delle proprie rappresentazioni.

Archivio Laboratori

Laboratorio creativo con l'artista Paolo Grassino
13-14 novembre 2010, presso l’atelier di Fermata d’Autobus l’Antenna a Moriondo, Moncalieri (To).

Laboratorio creativo con l'artista Paolo Leonardo
2009, presso lo studio dell’artista, Torino.

Progetto Fontana. Laboratorio creativo con l'artista Enrico Iuliano
12-13 luglio 2009, presso lo studio dell’artista, Torino.

Per il laboratorio ho pensato di mettere a disposizione frammenti, scarti e ritagli di materiali presenti nel mio studio:
ferro, legno, medium density, plexiglas, cartone. Colori acrilici, sintetici, bombolette spray e pennelli.
Lavoreremo sulla trasformazione di quello che abbiamo a disposizione, assemblando, sovrapponendo, eliminando, colorando.
Per entrare in sintonia con quella che è la poetica del mio lavoro sarebbe interessante arrivare alla realizzazione di un progetto,
un disegno o un modellino di una fontana da realizzare in seguito.
Modellini di Vespe e sagome di Pennini potrebbero essere il punto di partenza attorno al quale sviluppare l’idea:
il pennino come elemento fondamentale per la scrittura, per il dialogo;
la vespa come oggetto capace, attraverso l’evocazione del viaggio, di favorire lo scambio di culture.
"Fontana del diaologo" potrebbe essere il titolo per l’opera da costruire in seguito, sulla base delle idee scaturite dall’incontro in studio.

La mia città. Laboratorio creativo con l'artista Saverio Todaro
19-20 aprile 2008, presso lo studio dell’artista, Torino.

L’incontro si propone attraverso tecniche artistiche semplici, come l’assemblage e il collage,
di creare una rappresentazione della propria città.
I materiali più disparati come cannucce, cottonfioc, ritagli di foto, scatolette di vario genere e altro diventano elementi che spostati di senso “costruiscono” la nostra città immaginaria:
un modo per unire il gioco al lavoro che ci permette di visualizzare la nostra percezione dell’ambiente urbano.
Una riflessione sulla responsabilità dell’architetto urbanista che in qualche modo organizza il rapporto uomo-società. Un tempo ludico che forse ci riporta all’infanzia quando si giocava a disporre la spesa appena fatta sul tavolo della cucina...

Laboratorio creativo con l'artista Francesco Sena
2008 c/o lo studio dell’artista, Torino.Percorsi emozionali. Laboratorio creativo con l'artista Nicus Lucà
29-30 settembre 2007 c/o Ornato di Te, Torino.

Nicus Lucà propone il suo personale percorso di vita, attraversato da momenti difficili e di malessere, da dove comunque ha attinto moltissime di quelle motivazioni che ispirano ancora oggi il suo lavoro, concentrando l’attenzione sulla necessità di esternare la propria emozione, sulla comunicazione intesa come esigenza creativa, ovvero una possibilità di liberazione, di sostegno e stimolo a superare ed esorcizzare sia i momenti quanto i bisogni di eccesso o di sovversione; a cominciare dall’intuizione, dall’idea originaria che scaturisce dalla vita prima che dall’arte o dalla tecnica, prima ancora di essere un’idea compiuta. Il confronto procederà dalla presentazione delle opere di Nicus Lucà, per suggerire un modello di riferimento comune, funzionale anche a un dibattito, per poi orientarsi nella sperimentazione e nella realizzazione di manufatti artistici collettivi o individuali, con il contributo fondamentale di tutti i partecipanti e con il supporto dell’artista.

Archivio seminari

Giornata di studio
Oceano Borderline. La Terapia Ricostruttiva Interpersonale di Lorna Smith Benjamin nel trattamento dei disturbi di personalità.

L'evento formativo intende affrontare la tematica del difficile inquadramento e trattamento clinico delle persone che presentano Disturbi di Personalità. L'approccio della dr.ssa Lorna Smith Benjamin si basa su una visione naturalistica dello sviluppo della personalità secondo la quale la personalità
è il risultato finale di risposte comportamentali sviluppate nel corso dell'infanzia all'interno di relazioni interpersonali con le figure di attaccamento.Giornata di studio

Le tendenze attuali e il futuro delle dipendenze alla luce dell'evoluzione della pratica clinica del Centro Medico Marmottan.
Partendo dall'evoluzione clinica del Centro Medico Marmottan nel corso dei suoi 40 anni di attività, l'evento vuole essere un momento di riflessione comune sulle evoluzioni future nel campo dell'intervento clinico con pazienti affetti da dipendenza.

Programma e interventi
10.00 - 13.00 Intervento di Mario Blaise, (Psichiatra e specialista in dipendenze presso l'Ospedale Marmottan, Parigi).
Seminario

Minori italiani e stranieri
Si intende dare rilievo ad alcune problematiche specifiche riguardanti i minori italiani e stranieri, vittime e autori di reato, in particolare sottolineando alcuni aspetti specifici che riguardano, nella prima mattinata, i minori all’interno del circuito penale e, nella seconda mattinata, le giovani donne vittime della tratta, partendo dall’idea antropologica di un corpo trattato e vissuto come “oggetto modellato”. Si cercherà di analizzare i modellamenti
e le trasformazioni che le ragazze vittime della tratta compiono sul proprio corpo.

Programma e interventi
9.30-11.15. Intervento psicologico su minori vittime della tratta, Francesca Vallarino Gancia (Precius Ugiagbe).
11.30-12.30. L’esperienza detentiva dell’adolescente straniero, Elena Gheduzzi
12.30-13.30. Un caso di intervento psicologico su un minore extracomunitario, Eloisa Pasqualotto
14.30-16. Esperienza di terapia integrata come risposta ai disturbi psichiatrici dei minori in ambito penale, Antonino Calogero
16-17.15. Dibattito.
17.15-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Moderatore: Giuseppe Centomani (dirigente del Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte e Valle d’Aosta).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.

Seminario
Complessità e gestione delle comunità per adolescenti: quali strutture? Quali spazi?
L’evento vuole illustrare le caratteristiche delle istituzioni per adolescenti,
in una prospettiva di analisi della normativa esistente in materia e
del generale quadro di complessità in cui le comunità terapeutiche operano e agiscono.

Programma e interventi
9.30-13. Le comunità terapeutiche: una possibile risposta ai bisogni dell’adolescente,
Enrico Pedriali (medico, psicologo, gruppoanalista, consulente di comunità terapeutiche della psichiatria,
docente dell’Università Bicocca di Milano).

14.30-17. Fattori di complessità nelle comunità terapeutiche per adolescenti,
Claudio Bencivenga (psicologo, psicoterapeuta, docente dell’Università degli studi di Parma,
responsabile comunità terapeutiche per adolescenti, vice presidente ATC).

17.15-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Psicoterapia evolutiva dell’adolescente
L’obiettivo è fare acquisire conoscenze teoriche e pratiche in tema di caratteristiche del setting
nell’intervento psicologico con gli adolescenti con problemi di comportamento, in particolar modo nei contesti istituzionali.

Programma e interventi
9.30-11.15. Psicoterapia evolutiva degli adolescenti da un punto di vista teorico clinico e tecnico generale, prima parte.
11.30-13. Ibidem, seconda parte.
Alfio Maggiolini (psicologo, psicoterapeuta, professore incaricato di Psicologia dell’Università degli studi di Milano-Bicocca).
14.40-17.15. La funzione del gruppo con gli adolescenti autori di reato, Cristina Saottini
(psicologa, psicoterapeuta, psicoanalista SPI, psicoterapeuta di gruppo, membro ordinario supervisore APG-COIRAG).
17.15-17.30. Test di verifica dell’apprendimento.
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario

Adolescenti e istituzioni. Un incontro tra due complessità
L’evento vuole offrire l’opportunità di formazione e aggiornamento sulla complessità del rapporto
tra azione penale e azione educativa, rimarcando il rapporto di co-costruzione
che si instaura tra l’azione giuridica e quella istituzionale trattamentale.
Vuole inoltre fare acquisire conoscenze in tema di: pluralità di culture adolescenziali,
rapporto tra culture diverse e devianze.

Programma e interventi
9.30-11. Azione penale - Azione educativa: Senso e reciprocità, Giuseppe Centomani
(direttore della Scuola di Formazione del personale del Dipartimento Giustizia Minorile di Castiglione delle Stiviere,
dirigente del Centro per la Giustizia Minorile del Piemonte e Valle d’Aosta).

11.15-13. Fra normalità e devianza. Legalità, illegalità, giustizia e sanzione nelle culture adolescenziali,
Franco Prina (docente di Sociologia della devianza presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università degli studi di Torino).
14.30-16. La complessità aperta del sistema giustizia, Ennio Tomaselli (giudice presso il Tribunale per minorenni di Torino).
16-17.30. I minori e la rete: famiglia, scuola, servizi, tribunale dei minori, carcere, Marta Lombardi (sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Torino).
17.30-18. Test di verifica dell’apprendimento
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Corpo e psiche
L’evento vuole fornire gli strumenti e le conoscenze in tema di azioni terapeutiche in grado di offrire agli adolescenti uno spazio nel quale il linguaggio del corpo può ascoltarsi ed esprimersi. In questo modo si propone all’adolescente un mezzo per spostare lo scenario delle proprie emozioni dall’interno all’esterno.

Programma e interventi
9.30-11. Proiezione filmato. Un’esperienza di terapia corporea di gruppo con gli adolescenti, Isabelle Charpine Piscaglia, Loraine Bieler (psichiatra e psicoterapeuta).
11.15-13. Dalla sensazione alla percezione, dal corpo alla psiche: un’esperienza di terapia corporea di gruppo con gli adolescenti ricoverati, Isabelle Charpine Piscaglia, Loraine Bieler
14.30-17,30. Percorsi pulsionali dell’adolescenza: il corpo come terreno di gioco del processo adolescenziale ed elemento centrale di questa tappa evolutiva, Aurora Venturini (psichiatra e psicoterapeuta).
17.30-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
L’uso delle mediazioni
Proponiamo un aggiornamento in merito alle differenti tecniche che possono essere utilizzate nel processo terapeutico attraverso l’uso delle mediazioni (giochi di ruolo, psicodramma). Il metodo pedagogico utilizzato consiste nel sollecitare la partecipazione attiva degli uditori a partire dalle loro esperienze personali.

Programma e interventi
9.30-11. I gruppi con i giochi di ruolo. Lo psicodramma, Marcel Sassolas (medico psichiatra, psicoanalista e membro anziano della Società psychanalytique di Parigi. Ha diretto a Lione il servizio medico dell’Association Santé Mentale et Communauté).
11.15-13. L'utilizzo dei mediatori, Augusto Consoli (medico chirurgo, neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta; direttore del Servizio per le Dipendenze Patologiche, Azienda Sanitaria Locale 4).
14.30-17.30. I gruppi di mediazione, Jacques Hochmann (medico psichiatra, psicoanalista membro della società psicoanalitica di Parigi, presidente del Group Lyonnais dei Psychanalyse e direttore anziano dell’Institut de Psychannalyse di Lione; specialista del trattamento istituzionale e della psichiatria comunitaria).
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Tossicodipendenza al femminile
Con questo seminario si intende offrire l’opportunità di un aggiornamento sulle problematiche relative al consumo delle droghe da parte delle donne, attraverso un inquadramento introduttivo sulle questioni dell’identità di genere in relazione ai percorsi specifici che portano all’esordio di consumo di droghe e al loro consolidamento comportamentale. Si intende, inoltre, fare acquisire conoscenze teoriche e pratiche in tema di evoluzione di orientamenti giurisprudenziali relativi all’istituto dell’affidamento familiare, alle valutazioni psicologiche, ai dispositivi di cura che favoriscono il ricongiungimento della madre con il bambino.

Programma e interventi
9.30-11. Inquadramento introduttivo sulle questioni dell’Identità di Genere. Fenomeno della tossicodipendenza. Paolo Stocco (psicologo, psicoterapeuta; docente presso la Scuola di specializzazione in Criminologia clinica dell’Università di Modena; fondatore e direttore responsabile della Comunità terapeutica “Villa Renata” di Venezia per il trattamento psicoterapeutico di tossicodipendenti).
11.15-13. Analisi di ricerca, Paolo Stocco
14.30-16. La condizione di maternità in donne tossicodipendenti. Modelli di intervento, Nicoletta Capra (psicologa, psicoterapeuta; responsabile del Progetto “Aurora”, Servizio residenziale per donne tossicodipendenti; consulente supervisore del Servizio educativo per l’infanzia “Famiglie insieme”, Venezia).
16-17.30. Modelli europei di buone pratiche, Paolo Stocco
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario

La cura psicoterapica
L’obiettivo è fare acquisire conoscenze teoriche e pratiche sulla cura psicoterapica in tema di empatia e identificazione; i gruppi in cui si parla di parole e di sviluppo dell’empatia; l’impegno del curante nella relazione terapeutica.

Programma e interventi
9.30-11. L’impegno del curante nella relazione individuale. La parte del narcisismo (riferito all’opera di Kohut), prima parte. Marcel Sassolas (medico psichiatra, psicoanalista e membro anziano della Società psychanalytique di Parigi. Ha diretto a Lione il Servizio medico dell’Association Santé Mentale et Communauté).
11.15-13. L’impegno del curante nella relazione individuale. La parte del narcisismo (riferito all’opera di Kohut), seconda parte. Marcel Sassolas
14.30-17.30. I gruppi "in cui si parla" e sviluppo dell’empatia, Jacques Hochmann (medico psichiatra, psicoanalista membro della Società psicoanalitica di Parigi, presidente del Group Lyonnais dei Psychanalyse e direttore anziano dell’Institut de Psychannalyse di Lione; specialista del Trattamento istituzionale e della Psichiatria comunitaria).
17.30-17.45. Test di verifica dell’apprendimento.
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Il lavoro istituzionale
Fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di: analisi degli aspetti epidemiologici clinici e assistenziali al fine di identificare i fattori terapeutici efficaci per la costruzione di percorsi di trattamento appropriati. Strutturazione e formazione di un’équipe destinata alla presa in carico di adolescenti sofferenti di gravi turbe della personalità e di comportamento.

Programma e interventi
9.30-11. Differenziazione, articolazione e narrazione nel lavoro istituzionale, Jacques Hochmann (medico psichiatra, psicoanalista membro della Società psicoanalitica di Parigi, presidente del Group Lyonnais dei Psychanalyse e direttore anziano dell’Institut de Psychannalyse di Lione; specialista del Trattamento istituzionale e della Psichiatria comunitaria).
11.15-13. Esordio psicotico in età evolutiva: clinica, percorso di trattamento ed esito del primo episodio delirante acuto, Giancarlo Rigon (medico psichiatra e neuropsichiatra infantile, psicoanalista; docente presso la Scuola di specializzazione in Psichiatria e in quella di Neuropsichiatria dell’Università di Bologna; direttore della Unità operativa di Neuropsichiatria infantile della AUSL di Bologna).
14.30-17.30. Gli atti parlanti e il loro utilizzo. Vita quotidiana e cura, Marcel Sassolas (medico psichiatra, psicoanalista e membro anziano della Società psychanalytique di Parigi. Ha diretto a Lione il Servizio medico dell’Association Santé Mentale et Communauté).
17,30-17,45 - Test di verifica apprendimento.
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Adolescenti sofferenti: come, quando intervenire
L’evento vuole offrire una opportunità di formazione sulle problematiche adolescenziali e sulle possibilità di intervento. I principali argomenti saranno la cura delle psicosi, la diagnosi e la cura dei disturbi alimentari e l’approccio alla crescita di un figlio adolescente.

Relatori e interventi
Approccio alla psicosi, Lorenza Bolzani (psichiatra, psicoterapeuta, direttore sanitario della Clinica Viarnetto (Lugano), consulente e formatore presso “Villa Argentina”).
L’adolescente: la fatica di crescere, l’impotenza degli adulti. Come attraversare le zone grigie, Silvana Quadrino (psicoterapeuta della famiglia e didatta del CSTF di Milano, presidente dell’Istituto CHANGE di Torino).
I disturbi alimentari: la diagnosi, la cura, Fausto Manara (psichiatra, psicoterapeuta, presidente della società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare, direttore del centro dei disturbi del comportamento alimentare degli Spedali Civili di Brescia).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.

Seminario
Non ci sono più i drogati di una volta
L’evento vuole offrire una possibilità di riflessione sul ruolo delle sostanze nella nostra società, evidenziandone i diversi significati e le modalità di assunzione con particolare riferimento al mondo giovanile. Intende, inoltre, fornire aggiornamenti in tema di trattamento della dipendenza da alcool, illustrando alcune strategie di prevenzione dell’alcool-dipendenza in relazione alla specificità di alcune sostanze tra le nuove droghe.

Programma e interventi
9.30-10. Nuovi stili di consumo “non problematico”, Daniela Ostano (assistente sociale, responsabile Progetto “Esta Siesta Sì 2003”).
10-10.30. Nuovi frequentatori dei servizi, Luigi Arceri (educatore professionale, responsabile “Drop-in”)
10.45-11.15. I Cambiamenti nei pazienti e nei servizi, Rosanna Giulio (psicologa, responsabile Servizio Pronta Assistenza).
11.15-11.45. Concetto di patologia e approccio alla cura, Emanuele Bignamini (psichiatra, direttore UOA).
11.45-13. Lavoro in gruppo e conclusioni in plenaria.
14.15-14.45. L’alcool, antica bevanda nuova sostanza: aspetti culturali ed acquisizioni scientifiche, Enrico Teta (psichiatra, responsabile Presidio c.so Lombardia).
14.45-15.15. Alcool e giovani: bevanda o droga? Nuovi stili di consumo degli alcolici, Bruno Sciutteri (medico internista, responsabile Alcologia, Presidio via Picchiotti).
15.15-15.45. La prevenzione nei giovani: quali problemi, quali interventi, quali strumenti, Maria Rosa Scafidi (medico internista, responsabile Alcologia, Presidio c.so Lombardia).
16.00-17.30. Lavoro in gruppi e conclusioni in plenaria
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Il lavoro terapeutico di base nei problemi alcool correlati
L’obiettivo è stimolare la discussione intorno al trattamento della persona alcolista, e proporre un percorso ragionato che miri alla costruzione di un progetto terapeutico-sanitario nell’ottica di un approccio multidimensionale.

Relatori
Pier Luigi Allosio (psicologo, psicoterapeuta presso l’U.O.C SER.T. A.S.L. TO1, coordinatore aziendale dei Gruppi di lavoro per Alcolismo, direttore di Struttura semplice Alcologia (distretti 1,8,9,10); consulente della Commisione alcool-volontariato dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte).
Vanda Casali (medico chirurgo specializzata in malattie infettive. Lavora nell’ambito delle tossicodipendenze e alcologia dal 1991).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Sofferenza dei figli. Sofferenza dei genitori
L’obiettivo dell’evento è fare acquisire conoscenze teoriche in tema di “psicologia e psicoterapia dell’adolescenza”, per consentire di approfondire e migliorare l’approccio terapeutico all’interno di una comunità terapeutica.

Relatori e interventi
Sofferenza dei figli. Sofferenza dei genitori, Didier Chartier (psichiatra, psicoanalista, ancien interne degli Ospedali psichiatrici della Senna, ancien attaché de consultation al Centro di salute mentale della M.G.E.N., Mutua Generale dell’Educazione Nazionale; redattore capo-aggiunto de “l’Evolution Psychiatrique”, presidente dell’Associazione “Senso”).
La camera dei bambini, Florence Mélèse (psichiatra, psicoanalista, ancien interne degli Ospedali psichiatrici della Senna, ancien assistant dei Servizi psichiatrici della Mutua Generale dell’Educazione Nazionale, ancien médicin direttore del Centro Medico-psicologico degli Yvelines, ancien médicin attaché al C.H.S. dei Mureaux, analista istituzionale; ancien médicin attaché C.E.R.E.P., psichiatra consulente al Centro medico psicopedagogico per bambini e adolescenti “Étiene Marcel”, membro dell’Associazione psicoanalitica di Francia).
Patologie complesse e sofferenze familiari, Jacques Miermont (psichiatra ospedaliero, psicoanalista sistemico, coordinatore della Federazione dei Servizi di Terapia della Famiglia, CHS Paul Guiraud, Villejuif membro titolare della società “l’Evolution Psychiatrique”, presidente della Società Francese di Terapia della Famiglia).
I genitori dieci anni prima, Sophie Kecskemeti (psichiatra, praticante ospedaliera, capo del servizio alla Clinica Dupré, Fondazione Salute degli Studenti di Francia, struttura specializzata nel trattamento delle turbe psichiche degli adolescenti e dei giovani adulti; ancien médicin della Clinica di Rueil, Mutua Generale dell’Educazione nazionale; membro del comitato di redazione de “l’Evolution Psychiatrique”).
I genitori sono responsabili delle sofferenze dei loro bambini? Vassilis Kapsambelis (pscichiatra, praticante ospedaliero, capo del servizio all’Associazione Salute Mentale nel XIII distretto di Parigi, Direttore dell’Ospedale l’Eau Vive; psicanalista, membro della Società Psicoanalitica di Parigi, membro del comitato di redazione de “International Journal of Psychoanalysis”).
Moderatore: Mario Perini (direttore del Nodo group, psicoanalista AIPSI e consulente d’organizzazione, Torino).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
Dipendenze senza droga. Storia e modello teorico
Attualmente la sofferenza dei tossicodipendenti e degli alcolisti è almeno riconosciuta, se non presa in carico. Ma che ne è di quelli dipendenti da ciò che si chiama “tossicomania senza droga”: la passione, il sesso e il gioco, e ovviamente le sue nuove varianti: videogiochi e Internet. Negli Stati Uniti esistono molti gruppi terapeutici che lavorano sul modello degli Alcolisti Anonimi. In Francia, dei consultori specializzati, iniziano ad accogliere questi nuovi “accros”. Forti della loro esperienza, i relatori invitano a riflettere sui meccanismi profondi della dipendenza e dei legami. Dove inizia la dipendenza? In quale misura deve essere considerata e trattata come una malattia.

Relatori
Marc Valleur, Francia (psichiatra, psicoanalist, direttore del Servizio di Psichiatria dell’Ospedale Marmottan, Parigi; membro titolare della Commission Ministerielle des Stupefiants et Psychotropes. Autore di numerose pubblicazioni sulle dipendenze, ultimo dei quali il libro Sexe, passion et jeu video).
Nicola Cilla, Svizzera (psicologo, psicoterapeuta, membro della Federazione Svizzera degli Psicologi, dell’Associazione Ticinese degli Psicologi e Psicoterapeuti, dell’Accademia di Psicoterapia Psicoanalitica della Svizzera Italiana, della Federazione Europea di Psicoterapia Psicoanalitica).
Paolo Jarre, Italia (medico chirurgo, direttore del Dipartimento Patologie delle dipendenze dell’ASL5 del Piemonte, direttore del Ser.T “Dora Riparia”).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Seminario
A proposito dei transfert all’interno di una comunità terapeutica per adolescenti e giovani adulti
Rivalità, segreti, transfert-controtransfert e violenze. Analogie familiari? L’obiettivo dell’evento è fare acquisire abilità manuali, tecniche e pratiche in tema di gestione terapeutica all’interno della comunità terapeutica, e migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di rapporto paziente famiglia e rapporto paziente mondo esterno.

Interverranno
Henri Danon-Boileau (psichiatra, psicoanalista, primario della Clinica Universitaria Medico-Pedagogica per adolescenti, Duprè, Sceaux).
Ali Magoudi (psichiatra, psicoanalista, direttore sanitario dell’Associazione Derpar, Istituzione Regionale per adolescenti. Incaricato della realizzazione di un dispositivo nazionale per adolescenti e famiglie).
Claude Orsel (psichiatra, psicoanalista, vice presidente della FFA (Federazione Francese per le Dipendenze), della SFA, Società Francese per Alcologia, e dell’istituto di Ricerche e dell’insegnamento delle malattie legate alle dipendenza, IREMA).
Responsabile del Progetto Formativo: Raffaella Bortino.Lecture
Addiction as a brain disease
In questa lecture, il dr. David E. Smith, fondatore della Haight Ashbury Free Clincs di San Francisco, affronta la complessa tematica della dipendenza da sostanze da diversi punti di vista: comorbilità, effetti delle sostanze psicoattive sul cervello, basi genetiche delle dipendenze, approcci terapeutici alla dipendenza da sostanze (farmacologico, psicologico e sociologico).Gruppo di lavoro
Doppia diagnosi e sostanze di sostituzione
La comunità terapeutica Fermata d’Autbobus, in collaborazione con il Servizio per la Tossicodipendenza e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Locale A.S.L. 4, ha nuovamente invitato a Torino il professor David E. Smith, fondatore e direttore delle Hieghts Ashbury Free Clinic di San Francisco, affinché illustrari il progetto e il metodo di lavoro della sua struttura che da anni opera nel trattamento della comorbilità.

Pubblicazioni

Selezione di pubblicazioni editoriali, atti di convegni e articoli a carattere scientifico
che hanno interessato alcuni dei terapeuti coinvolti a vario titolo nelle attività della Comunità.

FOLLIA tossicodipendenza e bisogni della persona la doppia diagnosi tra psichiatria e dipendenze.
Amazon - Franco Angeli
Abusi. Testimonianze da una comunità terapeutica

Il contenuto di questa pubblicazione è organizzato in dieci brevissime narrazioni.
Ognuna è composta di un’immagine e un testo corrispondenti. Si tratta di esperienze individuali,
di persone che hanno vissuto il male sulla propria carne, che hanno sofferto - loro malgrado -
e ne danno conto, ne offrono racconto. I fatti riportati sono mediati dal lavoro di redazione,
in seconda istanza, sia nella ricostruzione scenica del set fotografico, sia nella ricomposizione verbale.
Solo i nomi e i luoghi sono inventati, per salvaguardarne l’identità.
D’altra parte, perdersi è la condizione necessaria per ritrovarsi.
Con i pazienti e i loro terapeuti di riferimento, hanno contribuito alla realizzazione di questa pubblicazione:
Carola Lorio e Giovanna Urgo, coordinamento; Guia Besana, fotografia. i testi e la grafica sono a cura di Massimo Greco.
© 2012 Fermata d’Autobus, Torino (La produzione è stata possibile grazie al generoso contributo di S.D.T.)

Guido Brivio, Carola Lorio (a cura di Massimo Greco), Aria di Torino. Atmosfere in comunità
I testi di questa pubblicazione sono ricavati dai Caffè filosofici condotti dai ragazzi di Fermata d’Autobus con Guido Brivio; le immagini provengono dall’Atelier di fotografia di Carola Lorio. Il materiale di lavoro è stato ricomposto e organizzato da Massimo Greco.
© 2012 Fermata d’Autobus, Torino (La produzione di queste pagine è stata possibile grazie al generoso contributo di L.N.).Massimo Greco (a cura di), Questa non è Fermata d’Autobus. Dialoghi filosofici con Guido Brivio, Fermata d’Autobus, Torino 2011
Elaborata in forma quasi drammaturgica nella riduzione di Massimo Greco, questa pubblicazione è una testimonianza dell’avvicinamento alla pratica filosofica dei residenti di Fermata che si interrogano nella ricerca del senso a partire dalle proprie esperienze. Il filosofo Guido Brivio traccia e ricostruisce insieme a loro, con modalità dialogiche e comunitarie, i caratteri di un’idea o di un tema scelto e condiviso di volta in volta diverso: bellezza, felicità, libertà, critica, dono, amicizia, eros e philia.Nuovi criteri per la programmazione terapeutica di pazienti con "Doppia diagnosi" accolti nella comunità terapeutica "Fermata d'Autobus", Convegno, Milano 30 settembre 2011.
Relatrice Giovanna Urgo, v. allegato 4
Raffaella Bortino, La creazione di un'atmosfera, Psychotropes, Revue internationale des toxicomanies et des addictions, 1/2011 vol. 17, v. allegato 3
Metodologia e prassi terapeutica nella comunità terapeutica a doppia diagnosi "Fermata d'Autobus" di Torino, Convegno, Parma 22 novembre 2010.
Relatrice Giovanna Urgo, v. allegato 2La comunità terapeutica. Una risposta al destino caotico della dipendenza
Convegno, Beauvais (Francia) 19 maggio 2010.
Relatore Carlo Boggio, v. allegato 1Maricla Boggio, Raffaella Bortino, Francisco Mele, Il disincanto. Le patologie dell’abbondanza in una comunità terapeutica per doppia diagnosi, postfazione di Luigi Lombardi Satriani, Armando Editore, Roma 2006
(dalla quarta di copertina) Raffaella Bortino, in dialogo con Francisco Mele e Maricla Boggio, delinea il percorso terapeutico attraverso cui è arrivata a lavorare sulla doppia patologia, in una comunità per giovani tossicomani con gravi disturbi di personalità. Attraverso storie di ragazzi dalle vite martoriate e comportamenti di terapeuti fra abnegazione e rifiuti, si delinea il difficile momento attuale, in un contesto sanitario e sociale carente di leggi adeguate, finanziamenti e soprattutto finalità morali, dove i giovani paiono rinunciare alla vita e le famiglie affidano i figli alle strutture, che li scaricano dall’una all’altra. Numerose le questioni che gli autori si pongono nei confronti di una situazione di emergenza in sostanza ignorata da istituzioni politiche e sociali, sia per le patologie evidenti – quelle dei giovani – che per quelle latenti o mascherate riguardanti le famiglie e i terapeuti stessi. Quale dovrebbe essere allora la politica dello Stato nell’ambito della sanità mentale e della tossicodipendenza, per non cadere in pericolose e disumane incongruenze?Alessandro Bonetti, Raffaella Bortino, Tossicodipendenza e doppia diagnosi: la relazione d’aiuto in Comunità, prefazione di Gian Carlo Zapparoli, con un contributo di Claude Olievenstein, Franco Angeli Edizioni, Milano 2005
(dalla quarta di copertina) Il volume nasce dall’esperienza degli autori presso la Comunità Fermata d’Autobus, dove risiedono tossicodipendenti che presentano anche disturbi di natura psichiatrica: i cosiddetti pazienti con doppia diagnosi. Nonostante di solito venga sottolineata la necessità di un approccio eclettico ai problemi di questi pazienti, data la loro mutlicausalità, il più delle volte nella realtà clinica predomina la scelta di trattamenti in funzione di un modello teorico interpretativo unico, che assume per gli operatori significato ideologico.
Gli autori hanno cercato di superare le difficoltà che ne derivano, proponendo come modello operativo “l’integrazione funzionale” di Gian Carlo Zapparoli, secondo cui la scelta degli interventi degli operatori deve nascere dalla comprensione dei bisogni manifestati dai pazienti e condurre a risposte specifiche ed adeguate ad essi.
Il testo vuole proprio sottolineare l’importanza di tradurre nella pratica clinica questa scelta metodologica: viene inoltre tracciato un percorso formativo che porti gli operatori a porsi in un’ottica di comprensione dei bisogni attraverso una partecipazione emotiva all’esperienza della persona che soffre e ad una capacità tecnica di accadimento e di mantenimento dell’oggetto specifico di bisogno. (Franco Angeli)Maricla Boggio, Farsi male, consulenza scientifica di Raffaella Bortino, presentazione di Claude Olievenstein, Falzea Editore, Reggio Calabria 2001
Scritto da Maricla Boggio dopo un lungo soggiorno in una comunità terapeutica torinese per ragazzi con doppia patologia, Farsi male è il frutto di un’elaborazione di storie di vita e casi clinici a cui Raffaella Bortino, che li ha avuti in cura, ha fornito la consulenza scientifica.Vera Zilzer, Attilia Cossio, L'ombrello a colori, Metodi, casi ed esperienze di arte-terapia – ADEG, Torino 1997
(dalla quarta di copertina) Questo libro è dedicato ai terapeuti, agli educatori e a tutti coloro che desiderano utilizzare l'arte e la creatività nel loro ambito professionale e sociale. L'interesse verso le arti-terapie è in continua crescita da quando si è verificato quanto esse possano essere efficaci e gradite a molti pazienti. L'arte-terapia è il prendersi cura di una persona con l'aiuto del linguaggio artistico: nel nostro caso si tratta del linguaggio delle immagini. Nell'arte-terapeuta creatività e abilità artistiche debbono unirsi a conoscenze di psichiatria e psicologia, di storia dell'arte e di estetica, e, ancora a percorsi di psicoterapia. Le autrici di questo volume non hanno inteso scrivere un trattato teorico, bensì narrare le testimonianze di un metodo di intervento che passa attraverso un fare che rivela ed attiva l'essere, che libera il segno di ciò che è importante per ciascun autore. Il lettore potrà comunque trovare tra le righe i presupposti teorici che presiedono all'arte-terapia. L'esposizione dei casi introduce alle più diverse esperienze: di bambini psicotici, di giovani disadattati e caratteriali, di tossicodipendenti in via di riabilitazione, di parkinsoniani e adulti a cui la malattia ha procurato disagi e ferite psicologiche. Si narra anche dell'espressività della persona sana, perchè l'arte-terapia può essere benefica per tutti, come lo è ogni esperienza di conoscenza e di crescita.Raffaella Bortino, Gustavo Gamna, Anna Gilardi (a cura di), Che cos’è l’arte terapia?, Atti IIa Giornata di studio, AISCNV – ADEG, Torino 1985
(dal Sommario) 1. Arte-terapia, relazioni: Piero Benassi, Presentazione; Gustavo Gamna, Dalla psicopatologia all’espressione all’arte-terapia. La nostra esperienza; Edith Kramer, Che cos’è l’arte-terapia?; Gigliola Carretti, La formazione dell’arte terapeuta; Romana Debeus, Arte-terapia: l’arte di inventare una terapia; Silvia Rocco Farneti, Quali garanzie per una corretta metodologia di intervento?; A.M. Comazzi, P. Coppi, M. Smid, Parlare della morte: silenzio coatto; Ugo Amati, Rome – Ville – Jachere. 2. Arte-terapia, spunti teorici: Beppe Bergamasco, Ulla Alasjarvi, Appunti su comunicazione e finzione; G. Ba, S. Bellinzoni, S. Mungo, M. Peserico, Utilità e limiti all’uso del disegno mandalico da parte dei pazienti psichiatrici; G. Ba, G. Barengo, Il test di Graser come strumento di indagine psicodiagnostica e psicodinamica all’interno dell’atelier di arti plastiche e figurative del Day Hospital psichiatrico; G. Ba, S. Bellinzoni, F. Faccio, La produzione grafico-pittorica come area transazionale tra paziente e terapista d’arte; Wilma Cipriani, Cristina Lucchini, Rapporto tra arte-terapia e pedagogia. Un’esperienza con gli insegnanti a Verona; Eva Crotti, Lo scarabocchio come tecnica d’espressione; Piero Gilardi, Arte e arte-terapia; AA.VV., Rapporto del primo biennio di studio sull’arte terapia; Valerio Miroglio, Due esperienze di arte-terapia e didattica; Leonardo Mosso, L’assenza della forma imposta e l’esperienza della trasformazione strutturale come pedagogia e terapia; Valerio Venuti, Disegno infantile e progetto terapeutico. 3. Arte-terapia, analisi di un caso: G. Ba, F. Faccio, L’espressione grafica come modalità organizzativo-comunicativa tra forme di pensiero a livello del processo primario e secondario; Piero Benassi, Elisa Dedali, Esperienza di un uomo: naufragio esistenziale totale; Piero Lavarino, Franca Sarcina, Psicoterapia fra parola e immagine; Paolo Macario, Archeologia di una psicosi; Sergio Perini, Fausto Manara, Il caso “Roso”. Rilievi clinici e psicopatologici attraverso l’osservazione dell’espressione grafico-pittorica; Piergiorgio Prudenziato, Funzione e tecnica del disegno collettivo; M. Sartirana, A. Sordano; A. Taverna, U. Zamburru, La metafora come parola: il viaggio del simbolo in un gruppo di arte-terapia; Giorgio Villa, Catastrofe somatopsichica, sogno e atto creativo; 4. Arte-terapia, esperienze in atelier: G. Sirna, A. Torrisi, C. Calandra, Un atelier di arte-terapia: esperienza del Servizio Sociale; Enrico Lapenna, La terapia della creatività nelle comunità di recupero; Paolo Menzio, L’atelier gestuale: Una proposta di arte-terapia infantile basata sulla riscoperta della gestualità; Silvia Rocco Farneti, Gruppi di comunicazione corporea e creatività come sostegno terapeutico nell’ambito di comunità per tossicodipendenti. – Danza-terapia – Elisa Guzzo Vaccarino, Danzaterapia. – Musico-terapia – G. Ba, R. Contardi, R. Pavesi, P. Sibilio, L’uso non verbale della voce. Prospettive in ambito musicoterapico; G. Ba, R. Pavesi, P. Sibilio, Le tecniche psicomusicali come strumento terapeutico nella riabilitazione del paziente psichiatrico.Gustavo Gamna, Raffaella Bortino, Attività espressive e terapie psichiatriche, Edizioni Minerva Medica, Torino 1982
(dal risvolto di copertina) Questo libro è frutto di una lunga ricerca iniziata nel 1975 e proseguita fina al 1982. In esso viene fatto il punto sulla applicazione delle attività espressive come mezzi terapeutici sul campo della psichiatria. Viene riferito il lavoro svolto in ateliers ed in altre strutture, sia pubbliche che private, in varie nazioni europee, in America ed in altri paesi. In una seconda parte sono sviluppate alcune esemplificazioni di questo lavoro con interventi di Gustavo Gamna, Gigliola Carretti Chessa, M. Dolci, Raffaella Bortino, G. Gasca, Ulla Alasjarvi e Beppe Bergamasco, Piero Gilardi e G. Rattalino. Segue un breve commento teorico sull’arte-terapia ed un accenno ad alcune problematiche pratiche ad essa connessa chiude il volume, che è particolarmente destinato ad animatori, operatori psichiatrici e di altri servizi sociali, insegnanti e di quanti hanno interesse ad alternative nuove in questo campo di studio applicativo.